Oggi entra in vigore la legge regionale n.5 approvato lo scorso 5 aprile dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Molti gli elementi innovativi e di semplificazione tra cui ad esempio la riduzione dei tempi sulla conclusione dei procedimenti amministrativi che non potranno superare i 60 giorni, salvo casi particolari, la responsabilità disciplinare, amministrativa e dirigenziale nei confronti dei funzionari che ritardano od omettano di adottare il provvedimento conclusivo del procedimento, l’obbligo del risarcimento del danno ingiusto da parte della Pubblica Amministrazione, ma anche tutte le norme che riorganizzano lo Sportello Unico per le Attività Produttive, quale unico soggetto pubblico responsabile per tutti i procedimenti che abbiano oggetto l’esercizio di attività produttive, e l’introduzione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) che consente alle imprese di avviare l’attività fin da subito rinviando i controlli nei 60 giorni successivi.
Altri elementi positivi riguardano il recepimento dei criteri e principi introdotti dal decreto Brunetta allo scopo di migliorare gli standard qualitativi ed economici dei servizi offerti ma anche la crescita professionale del personale attraverso l’utilizzo di strumenti di valorizzazione del merito e di metodi di incentivazione della produttività, ma anche il recepimento del Codice Antimafia ed Anticorruzione noto come “Codice Vigna” il cui scopo è quello di contrastare il rischio di diffusione della corruzione e infiltrazioni di tipo mafioso all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Un aspetto che riveste un’importanza notevole è quella relativa all’obbligo della pubblicazione sui siti web di tutta una serie di dati, dal bilancio alla spesa del personale, ma anche gli atti amministrativi non solo degli Enti locali ma anche di tutte le società comunque partecipate
A tal fine si evidenza che sull’argomento il Capogruppo Sferrazza aveva suggerito all’On.le Panepinto un apposito emendamento che alla fine è stato approvato dall’aula. Nello specifico si tratta dell’obbligo anche delle società con totale o prevalente capitale pubblico limitatamente all’esercizio delle funzioni amministrative, di perseguire oltre i criteri di economicità, di efficacia, di pubblicità anche quello di imparzialità e trasparenza.
Da oggi dunque anche società come la Dedalo Ambiente Spa devono essere più trasparenti e rendere pubblici i suoi provvedimenti.