“Rischia di sfociare nel dramma sociale la vertenza dei lavoratori dell’ATO GESA.“ Ad affermarlo, il Segretario Generale dell’Ugl, Eugenio Bastoncelli e Roberto Migliara, Segretario Comparto Industria. “La posizione dei sindaci che non hanno firmato la proroga, in attesa del bando di gara che secondo pareri autorevoli è l’unica strada percorribile per arrivare alla RRS, può assumere effetti deflagranti che possono sfociare nell’ambito penale.
L’UGL pur condividendo la politica della riduzione delle bollette che i cittadini attualmente pagano, a fronte di servizi di scarsa qualità, non può esimersi dal denunciare il dramma incombente su questi lavoratori e le loro famiglie.
Gli errori della politica e delle complicità tra i vari soggetti non deve essere assolutamente scaricata né sui cittadini né sui lavoratori.
Pertanto auspichiamo che nel breve periodo le parti firmatarie e non firmatarie della proroga trovino un accordo che eviti di paralizzare il sistema e nello stesso tempo non trasformino i comuni interessati in pattumiere a cielo aperto.
Alla luce di quanto sopra, dichiariamo lo stato di agitazione della categoria e attiveremo assemblee con i lavoratori ed appelli alla cittadinanza entrambi coinvolti in questo sistema di inefficienze.
Garantire i lavoratori è per noi priorità assoluta ma questo va fatto recuperando efficienza nel sistema ATO. A tal proposito, l’U.G.L. è convinta che il bando di gara biennale aumenterebbe i costi di almeno il 30% e che per ammortizzarli occorrerebbe un contratto che superi almeno i cinque anni, in modo che la futura RRS possa garantire la certezza del pagamento dei salari.
Allo stato non ci sono alternative.