Testimoni hanno dichiarato ai giornalisti del quotidiano N.Y. Times, che uomini delle forze speciali e “migliaia di mercenari e irregolari” sono stati schierati nelle strade della capitale.
Secondo un testimone, a Tripoli gruppi di uomini equipaggiati con armamento pesantemente e in uniformi non regolari, sono pronti ad eseguire l’ordine rifiutato da polizia e le altre unità militari: uccidere indiscriminatamente i manifestanti libici
Alcuni abitanti di Tripoli hanno detto che la rivolta è entrata in una fase decisiva, con il colonnello Gheddafi deciso a difendere con le forze speciali la sua principale roccaforte nella capitale e i manifestanti che si stanno preparando per la loro prima manifestazione dopo giorni di sanguinosi scontri.
Diffidente anche dei suoi stessi generali, il colonnello Gheddafi ha costruito per anni in silenzio questi reparti leali e spietati.
Si tratta brigate speciali guidate dai figli e militari a lui fedeli, nativi della sua stessa tribù, oltre ad alleati e legioni di mercenari africani che ha contribuito a formare ed equipaggiare.
Molti di questi uomini richiamati dal rais a difendere la capitale, si ritiene abbiano combattuto altrove, in posti come il Sudan.
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