New York – Le autorità federali hanno annunciato oggi il più grande rastrellamento nella storia dell’FBI: l’incriminazione di 127 persone, tra le figure chiave della mafia di New York, New Jersey e New England, con accuse che vanno dall’omicidio al gioco d’azzardo e racket, estorsioni e prestiti ad usura.
Circa 800 uomini dell’FBI, dei servizi segreti, del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, statali e locali, hanno arrestato 121 persone. Altre quattro erano già in carcere, e un membro della famiglia Colombo è stato arrestato in Italia.
Le accuse erano dirette a tutte e le cinque famiglie di New York – Colombo, Gambino, Genovese, Bonanno e Luchese – insieme alla famiglia Patriarca del New England e alla famiglia DeCavalcante. del New Jersey
Le Cinque famiglie è la definizione dell’organizzazione di Cosa nostra americana nella città di New York, sin dagli anni trenta. L’idea delle cinque famiglie venne a Salvatore Maranzano e Lucky Luciano, i quali crearono anche una commissione, cioè una riunione di queste famiglie. Sono tra le più potenti e le più conosciute negli Stati Uniti.
Nei primi anni Venti il gruppo di Castellammare guidato da Salvatore Maranzano (“boss of bosses”) e i suoi subalterni, tutti provenienti da Castellammare del Golfo (Sicilia) tra cui Joseph Bonanno, erano in guerra per il controllo del territorio newyorkese contro il clan di Joe Masseria (“Joe the Boss”) e il suo braccio destro Lucky Luciano (con i suoi amici Frank Costello e gli ebrei Meyer Lansky e Benjamin Siegel), vicini al clan di Al Capone di Chicago. La guerra castellammarese si risolse con il tradimento di Lucky Luciano nei confronti del suo capo Joe Masseria, in favore di Salvatore Maranzano. All’idea di un possibile successivo tradimento di Maranzano, Luciano decise di uccidere infine anche quest’ultimo. Accordatosi con Bonanno e gli altri di Castellammare decisero di creare una commissione di cinque famiglie per spartirsi la città. Dal subalterno di Luciano, Vito Genovese, deriva il nome della famiglia Genovese, diretta discendente del clan Luciano.
“Gli arresti di oggi segnano un passo avanti importante e incoraggiante nella lotta a Cosa Nostra” afferma Eric Holder “Ma la realtà è che la nostra battaglia contro le imprese del crimine organizzato è tutt’altro che finita “.
Le autorità hanno sostenuto che le incriminazioni sono il risultato di anni di indagini, compreso l’uso di intercettazioni telefoniche e informatori che hanno collaborato.
“Questo è il risultato di anni di lavoro investigativo e dei testimoni che hanno collaborato, una tendenza che ha sicuramente dato una svolta a favore delle forze dell’ordine”, ha detto Janice Fedarcyk, capo del FBI di New York. “Il voto del silenzio che fa parte del giuramento (omertà) è più un mito che la realtà di oggi.”
Tra gli incriminati, Luigi Manocchio (v. foto), 83 anni, l’ex boss della famiglia Patriarca del New England , Andrea Russo, boss della famiglia Colombo, Benjamin Castellazzo, 73, della famiglia Colombo, Riccardo Fusco, 74, consigliere della famiglia Colombo, Giuseppe Corozzo, 69, consigliere della famiglia Gambino, e Bartolomeo Vernace, 61, membro della famiglia Gambino.
Oltre estorsioni, gioco d’azzardo, associazione mafiosa, tra le accuse anche quelle per omicidio.
Le Autorità hanno affermato che Russo, boss della famiglia Colombo è stato coinvolto nel 1993 nell’omicidio di Scopo Giuseppe, avvenuto dinanzi la sua abitazione a Ozone Park a Queens, NY
In un caso che risale al 1981, le autorità hanno sostenuto che Vernace, membro della famiglia Gambino, è stato coinvolto nel duplice omicidio dei proprietari di un bar, Richard Godkin e Giovanni D’Agnese, all’interno del Bar Shamrock nel quartiere di Queens Woodhaven .
Il Direttore dell’FBI Robert S. Mueller III, ha affermato: “Alcuni credono che la criminalità organizzata sia una cosa del passato mentre, purtroppo, ci sono ancora persone dedite all‘estorsione, all’intimidazione, che perseguitano americani innocenti I costi che sono costretti a pagare le imprese sono in ultima analisi. a carico dei consumatori americani a livello nazionale. ”
Personaggio di primo piano tra gli incriminati, sarebbe Luigi “Louie” Manocchio, 83 anni.
Secondo l’ufficio del procuratore americano del Rhode Island, l’incriminazione di Manocchio faceva parte di un’ampia campagna contro la mafia nel Nord-Est, nel corso della quale sono stati accusati 91 membri e collaboratori di sette famiglie della criminalità organizzata per reati federali, incluso l’omicidio e l’estorsione.
Manocchio è stato a capo della famiglia di Cosa Nostra del New England.
Thomas Iafrate, – anch’egli accusato – avrebbe accantonato, raccolto e consegnato i pagamenti per la protezione a Manocchio, effettuati dal gruppo Satin Doll, Cadillac Lounge, e da altre attività di intrattenimento per adulti.
Come capo della mafia del New England, Manocchio presumibilmente ha supervisionato tutte le attività illecite della famiglia da Boston a Worcester, così come in Rhode Island e dalle parti del Connecticut.
Le accuse contro Manocchio e Iafrate comportano una pena massima di 20 anni in una prigione federale e una multa di 250.000 dollari. La procura ha fatto sapere che le indagini non sono concluse e quindi potrebbero esserci ancora ulteriori sviluppi.
I processi sono stati aperti a Providence, Brooklyn, Manhattan e Newark, NJ. Quattro degli imputati sono accusati di cinque omicidi.
Gian J. Morici