9 Ottobre 2024
Home Il nuovo business ambientalista. Dalla Puglia ad Agrigento

3 thoughts on “Il nuovo business ambientalista. Dalla Puglia ad Agrigento

  1. Questo articolo è quanto meno parziale. L’iniziativa descritta non era soltanto di Legambiente, ma pure del Comune. Mi pare proprio che fu presentata dal sindaco e da alcuni dirigenti comunali.
    La scelta dell’azienda che realizzerà gli impianti, infatti, è stata effettuata a seguito di presentazione di varie offerte, secondo criteri di economicità per gli utenti finali.
    Sarà per questo, dunque, che sono stati usati locali comunali per le presentazioni.
    Si tratta, ritengo, di impianti fotovoltaici autonomi a impatto minimo o addirittura nullo. Un’iniziativa lodevole (e molto pubblicizzata sui mezzi di informazione locale, alcuni mesi fa), di ambientalisti e Comune, che non mi pare meriti tale “trattamento”. Poi, fate voi…

  2. Gentile informato, ora le spiego come funziona questa operazione di acquisto di solare termico..
    Legambiente usando i suoi circoli si presenta alle amministrazioni comunali dicendo che vuole fare uno sportello informativo sulla convenienza dei pannelli solari sui tetti, le anmministrazioni mettono a disposizione strutture, uffici ecc. Una volta trovato un folto gruppo di persone interessate si offre sul mercato degli istallatori il pacchetto di impianti che chiaramente troveranno un prezzo di realizzazione minore perché molte ditte faranno uno sconto pur di accaparrarsi la grossa commessa. In Veneto sono due anni che si fa.
    Tutto regolare , certo, anche se è la scoperta dell’acqua calda, ai cittadini conviene, ai comuni conviene, ai piccoli artigiani del fotovoltaico conviene un po’ meno, a legambiente conviene tantissimo perché usa i propri volontari e tanto per gradire (come avviene ad Agrigento) associa all’iniziativa il tesseramento prelevando 30 euro da ogni manifestazione di interesse.
    Inoltre Legambiente con le schede informative di adesione e pre-adesione ha accesso ad un bene inestimabile i dati sensibili di migliaia di famiglie (buone sempre per prossime iniziative).
    In veneto non finisce quì ma si va oltre, si offre ai cittadini, per la già scontata iniziativa, anche uno strabiliante finanziamento offerto da una banca, Banca Etica di cui Legambiente è socia o altre con cui legambiente stipula convenzioni.
    Riporto quanto scritto nel sito di legambiente http: //www.legambientepadova.it/gasvneto
    “Un risultato raggiunto anche grazie agli accordi di Legambiente con istituti di credito convenzionati, in particolare le Banca di Credito Cooperativo e Banca Etica, che hanno consentito alle famiglie aderenti un credito agevolato e l’installazione dei pannelli a costo zero, ripagando il prestito con gli incentivi del conto energia e azzerando le bollette elettriche fin dal primo anno.”

    Credito agevolato e pannelli a costo zero Una cippa !! i cittadini strapagano, non versano soldi, ma autorizzano la banca a prelevare gli incentivi statali sull’energia che produrranno i pannelli, incentivi che sono vero e proprio contante che le persone non vedono e quindi non percepiscono. Sarebbe interessante vedere i tassi……..
    Quindi una grande ed organizzata operazione commerciale simile a tante altre con la differenza che le società di mediazione assumono personale per procurarsi i clienti e legambiente usa i volontari dei propri circoli ed il suo “buon nome” con gli amministratori pubblici sempre pronti, felici di vestire i panni di “ambientalisti”.
    Legambiente non è nuova ad iniziative sull’energia nel recente passato fece un accordo con una società che si chiamava “La 220” la società che doveva fornire ai cittadini energia da fonti rinnovabili scomparve e centinaia di persone rimasero con le bollette da pagare e senza elettricità, però bisogna dirlo… Legambiente chiese scusa alle migliaia di persone che invitò a disdire il contratto con l’Enel, peccato che le scuse non servano a chiudere i contenziosi ancora in atto molti dei quali si sta occupando l’Adoc Lombardia.

  3. Gent.mo Edo,
    la ringrazio per aver spiegato ad Informato come dietro un’apparenza esistono ben altre realtà.
    Come faceva notare, in Veneto offre ai cittadini anche uno strabiliante finanziamento offerto da una banca di cui Legambiente è socia o altre con cui legambiente stipula convenzioni.
    I cittadini autorizzano la banca a prelevare gli incentivi statali sull’energia che produrranno i pannelli, incentivi che sono vero e proprio contante che le persone non vedono e quindi non percepiscono.
    L’operazione è su scala nazionale ed anche ad Agrigento accade la stessa cosa.
    Questo è solo uno dei tanti aspetti che andrò ad affrontare a breve, riportando fedelmente fatti e documenti.
    Saranno poi i cittadini ad interrogarsi e darsi le risposte.
    Colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti
    Gian J. Morici

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