La tentazione adesso sarebbe davvero grande. La tentazione che potrebbe avere qualcuno dei tanti che il consigliere Arnone attacca in Tv di piazzarsi davanti le telecamere, sorridente e gongolante, e far sapere ai telespettatori che lui, Peppe Arnone, il politico più amato, lo scrittore più letto, l’avvocato più esperto, l’ambientalista migliore, il rappresentante della maggioranza del Pd, ecc.ecc. è stato condannato dalla Corte di Appello di Palermo per l’accusa di diffamazione a danno dell’ ingegnere Francesco Vitellaro, già capo dell’Ufficio tecnico comunale di Agrigento.
Qualcuno potrebbe essere tentato di andare davanti casa sua, come fece Arnone quando andò dinanzi alla Villa di Sodano per chiedere alle autorità di intervenire perchè secondo lui sarebbe abusiva. Qualcuno potrebbe essere tentato di indossare una t-shirt riportando magari il testo della sentenza della Corte d’Appello.
Fatevi passare queste tentazioni. In questa città nessuno deve imitare Arnone su questo piano. Prima di tutto perché occorre sempre aspettare che una sentenza sia definitiva, che la giustizia faccia tutto il suo corso. E già in questo ci distingueremo da Arnone ed eviteremo di incorrere nelle tante figuracce fatte dall’ambientalista ogni qual volta i giudici hanno poi assolto gli innocenti contro cui lui aveva già scritto interi volumi. Fatevi passare questa tentazione perché in questa città non deve poter nascere mai più uno come Arnone, nessuno ne deve imitare i modi.Deve passare alla storia come un esempio unico, un limite da non superare più. Occorre invece rispondere a questa notizia su Arnone con grande senso di civiltà. Leggendo le motivazioni della sentenza, aspettando l’esito definitivo, rispettando la magistratura, e persino dichiarandosi anche dispiaciuti per il fatto che la politica purtroppo arriva a tali gradi di imbarbarimento ad Agrigento. Addolorati perché Vitellaro ha molto sofferto e addolorati perché mai vorremmo che un nostro amministratore venga accusato di avere diffamato un cittadino ( anche quando questo amministratore dovesse meritare lo sdegno di tutti). Non scendiamo sullo stesso piano di Arnone. No, non andremo in Tv a gongolare, dicendoci soddisfatti, perché non si può essere soddisfatti della condanna di qualcuno. Soddisfazione ci può essere solo a sapere che in questa città la vita politica si svolge nel rispetto della dignità della gente. Soddisfazione ci potrà essere se non rinascerà mai più qualcuno che ci arriva sui teleschermi certi sorrisi e non sentiremo certe accuse infamanti nei confronti di avversari politici scomodi, che poi verranno bollate dai magistrati come diffamazioni. No, a noi che i giudici debbano occuparsi di queste cose dispiace. Preferiremmo non dovere parlare in questa città di queste esperienze, ma avere piuttosto politici che danno esempio di rispetto verso la dignità dei propri amministrati. Che Arnone quindi rimanga un esempio isolato, nessuno lo imiti, nessuno vada in tv a dire di essere felice di questa condanna. Lasciamo solo a lui queste rappresentazioni televisive così tristi.
Elio Di Bella
Parole sacrosante. Guardarsi bene dal seguire Arnone nelle sue performances televisive, ancor più che una emittente così screditata come quella che gli dà quotidiano asilo, non merita nemmeno di essere più guardata, e ancor meno di farsi portavoce (solo per dare una parvenza di obbiettività che non possiede)delle lamentele di tutti quelli che attraverso essa hanno subito le aggressioni più infamanti. E se esiste un ufficio garante dell’informazione dovrebbe prendere seri provvedimenti su una “editoria” così squalificata da condizionare la sua informazione ad ad un ancor più squalificante “CONTRATTO”.
è un doppiogiochista,funambolo della moralizzazione-
NON NE AZZECCA PIù UNA. PERDE QUESTA CAUSA IN CUI è IMPUTATO, AVEVA PERSO L’ALTRA, FORSE CARPI. E’ UN MODO DI FARE POLITICA CHE NON PAGA PIU’. QUANDO SI SCEGLIE IL TRIBUNALE SI CORRE IL RISCHIO DI VINCERNE UNA E PERDERNE DIECI. LA POLITICA è UN’ALTRA COSA: è DIALOGO, SCONTRO, INCONTRO, RISPETTO DELLA DIGNITà DELL’AVVERSARIO CHE NON è NEMICO, OSSERVANZA DELLE REGOLE, NON SCENDERE A BASSEZZE, SIA NEL CONFRONTO INTERNO CHE ESTERNO,ECC. E NON SERVE A NIENTE CERCARE LE GIUSTIFICAZIONI DI UN’ASSOLUZIONE (“TOTO’ BISOGNA VEDERE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA” RIVOLTO ALL’AVV. PENNICA) O DI UNA CONDANNA (“IO NON C’ERO A DIFENDERMI”), PERCHE’ NON CAMBIA LA SOSTANZA.
doveva capitargli prima o dopo.solo il suo partito si fa ingiurare dalla mattina
alla sera.
I vostri commenti sono lo specchio del marcio dove vi piace “sguazzare”.
Civilizzatevi e riconoscete che come cittadini non avete ancora capito chi vi difende, chi difende il futuro dei vostri stupidi figli, chi difende il vostro ambiente, i vostri diritti.
Sapete soltanto criticare il giusto e poi subire ogni giorno le ingiustizie. Tanto poi risolverete i vostri problemi dandovi gomitate a vicenda. Siete delle persone senza cognizione del dovere civico e del progresso sociale. Fortuna che siete pochi squallidi provinciali.
Il commento di Gabriella Reale è il massimo della democrazia e del rispetto delle opinioni altrui. Infatti si “sguazza” nel marcio, i figli sono stupidi, siamo incivili, ci diamo gomitate, ecc. Sembra che segua le orme del nostro eroe.
Gabriella è sulla stessa lunghezza d’onda del “mitico” Arnone. Lei affidi il futuro dei suoi “intelligenti” figli (intelligenti, vogliamo sperare, più di lei); noi preferiamo affidare i nostri “stupidi”, figli, il nostro ambiente, i nostri diritti a gente che con personaggi come Arnone non abbia niente a che spartire. Povera Gabriella, se questo è il tuo modello…….
ricattatori e diffamatori
è un derelitto !!