Agrigento – E’ iniziata nel pomeriggio di ieri, a Padova, dove proseguirà fino a sabato, la XXVII assemblea annuale dell’ANCI, l’associazione nazionale dei comuni italiani, durante la quale è prevista pure la presenza del presidente della Repubblica.
In occasione dell’odierna prima sessione, dedicata ai temi del federalismo, dopo le relazioni introduttive, sono state previste quattro comunicazioni, una delle quali affidata al sindaco di Agrigento, Marco Zambuto.
Il primo cittadino della Città dei templi, dopo aver fatto un riferimento agli aspetti della sostenibilità economica del sistema delle pubbliche amministrazioni ed allo stato di salute delle autonomie locali, si è soffermato sull’attuale momento di crisi economica, sociale, politica ed istituzionale.
Zambuto ha posto quindi l’attenzione sulla necessità di razionalizzare la spesa (in riferimento a quella relativa al personale, all’erogazione dei servizi, all’acquisizione dei beni, ai trasferimenti) e di investire in quello che viene definito il capitale sociale al fine di stimolare l’economia. In tale senso diventano prioritarie le scelte nel campo dell’istruzione e della formazione, in quello della salute, della sicurezza e dei servizi sociali, nel settore dei trasporti e della casa e nel campo degli incentivi alle imprese.
In ordine agli aspetti dell’attuale riforma federalista, il sindaco di Agrigento ha evidenziato come essa non possa essere il frutto di una protesta, né un mero superamento di egoismi campanilistici o l’esito di particolari trasferimenti di risorse economiche, così come si è rivelata fallimentare l’esperienza in materia di coordinamento della finanza pubblica attraverso lo strumento del patto di stabilità.
Occorre invece – ha concluso Zambuto – che si comprenda come lo stato federale non può nascere per gemmazione dallo stato unitario, ma rappresenta un’istituzione a cui altre entità piccole conferiscono poteri limitando la propria sovranità per ottenere benefici in termini di politiche integrate.
11 novembre 2010