Anche tu in quest’area potrai commentare le sue proposte, fornire idee, dare giudizi e valutazioni che aiutino il percorso di sviluppo della provincia agrigentina.
Se vuoi lasciare un commento iscriviti alla Community alla quale si potrà accedere cliccando su ciascuno degli argomenti trattati in questa pagina. Riceverai una e-mail di conferma nella quale ti saranno fornite le credenziali di accesso.”
Si presenta così il blog del Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi. Nuova veste grafica, per quello che già a prima vista si presenta come un contenitore di argomenti stantii, con tanto di ‘avvertenze per l’uso’:
“Quando, dopo la registrazione, avrai inserito l’utente e la password corretti, il sistema ti rinvierà su questa pagina. A questo punto dovrai solamente riselezionare l’argomento su cui vuoi lasciare un commento.
La redazione valuterà il messaggio e la coerenza con l’argomento trattato, non saranno ammesse offese ed espressioni ineducate.”
Orbene, condividendo l’inammissibilità di offese ed espressioni ineducate, non possiamo nascondere le nostre perplessità sul tipo di valutazione che verrà fatta dalla ‘redazione’ (composta da chi? E da quando in qua un blog ha una redazione? O D’orsi ha ben pensato di farsi un proprio giornale?) sulla qualità dei messaggi e la loro coerenza con l’argomento trattato.
Francamente ci stupisce che il presidente possa ancora parlare di coerenza dopo quanto avvenuto in merito alla vicenda (per non chiamarla in altro modo) del costruendo rigassificatore di Porto Empedocle.
Non di meno ci stupisce la volontà del sig. presidente, di voler creare un contatto diretto, ma “virtuale”, con i cittadini di questa disastrata provincia.
Non ci saremmo mai aspettati che un presidente, dopo aver garantito la propria disponibilità – dichiarata nel corso dell’intervista rilasciata all’emittente televisiva T.V.A. in data 2 settembre 2010 – a voler chiarire a “tutti quanti” le ragioni per le quali la Provincia di Agrigento non si è costituita innanzi al Tar-Lazio in occasione dell’udienza del 7 luglio 2010; dopo affermato nel corso dell’intervista che ci sono delle “situazioni” delle quali avrebbe voluto parlare in privato e che non avrebbe voluto rendere pubbliche; dopo aver tentato di non rispondere alle interrogazioni dei consiglieri provinciali; dopo aver disatteso per oltre due mesi le tantissime richieste pervenute e protocollate all’ente Provincia, possa improvvisamente lanciarsi a capofitto in un’ulteriore missione suicida.
Ma se fosse vero quello che ci hanno insegnato i vecchi proverbi, e cioè che ‘il diavolo fa le pentole ma non i coperchi’, e se qualcuno pensasse di segnalare i commenti censurati sul blog del presidente, mostrandone magari la qualità e la coerenza con l’argomento trattato, cosa accadrebbe?
‘Suicide mission’ Sig. Presidente.
Noi siamo qui che attendiamo….
Gian J. Morici