Agrigento – Sembra che i libici abbiano deciso di utilizzare le motovedette regalate da noi italiani, per… aprire il fuoco contro i nostri pescatori.
Una storia che ci ricorda un po’ gli errori commessi dagli americani, che armarono Bin Laden per combattere i russi in Afghanistan.
Fu così che Al Qaeda, si trovò poi a disporre di soldi e armi che, fornite dagli americani, potè adoperare contro gli stessi.
Grazie al nostro Governo, Gheddafi dispone oggi di motovedette italiane e, presto, anche di molto denaro elargito dal nostro Premier, affinchè possa rafforzare il proprio armamento e utilizzarlo contro i nostri pescatori.
Vogliamo augurarci che il nostro contributo si sia limitato ai mezzi navali e al denaro e che almeno le munizioni i libici provvedano da soli a comprarle.
Il peschereccio mazarese Ariete, la notte scorsa è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco da parte di una motovedetta libica, che a detta dei testimoni era simile a quelle adoperate dalla Guardia di Finanza italiana.
Presumibilmente, la motovedetta potrebbe essere una delle sei che il Governo italiano ha regalato all‘ “amico“ libico per pattugliare le coste nell‘ambito delle operazioni di controllo sull‘immigrazione clandestina.
Vincenzo Asaro, armatore dell‘Ariete, ha fatto sapere che il peschereccio ha raggiunto Lampedusa dove il comandante ha presentato regolare denuncia dell‘accaduto, e che presto riprenderà il mare per continuare la battuta di pesca.
A bordo del peschereccio nel momento in cui veniva mitragliato, si trovavano dieci uomini.
Il sindaco di Mazara del Vallo, ha intanto sollecitato Frattini a chiedere chiarimenti al governo libico.
Prima di divulgare notizie, bisognerebbe conoscere con esattezza i fatti.
Prima di fare processi alle intenzioni e di sparare sulla Croce Rossa documentateVi e non per sentito dire.