Se una conferenza stampa valga più di una lettera di intenti, se ne è avuta conferma oggi con l’incontro che il sen. Adragna ha voluto con la stampa.
Appena due erano state le lettere ufficiali che Adragna e Zambuto si erano scambiati per saggiare l’entrata in Giunta di un rappresentante del PD, eppure mai come adesso la scintilla elettoral-dorotea scoppiata tre anni fa si è fatta passione ardente,politica trionfante, bene comune al di sopra dei mercanteggiamenti portati in dote.
La conferenza di Adragna, svoltasi nella sede della cattolica “Quarta Fase”, ha sancito l’idillio che si era protratto per le lunghe e non senza reciproci pregiudizi.
Però, vivaddio, il senatore Adragna ha ricordato ai giornalisti che a Bagheria il vicesindaco PD governa insieme ad una Giunta Miccichè-Dell’Utri e che ad Agrigento Zambuto è un bravo ragazzo.
In perfetta linea con Giuseppe Arnone, suo protetto, Adragna sembra ripetere “perché scandalizzarmi per uno come Sferrazza nell’Akragas quando al governo abbiamo fior di “galantuomini” pluricondannati”.
Zambuto e Adragna, quindi, si ritrovano e vogliono far sapere in maniera definitiva che sono in perfetta sintonia e non bastano i silenzi mediatici di altre “correnti” di partito o del segretario provinciale Messana che sembra irritualmente essersi messo da parte o essere stato messo da parte.
Abbiamo chiesto ad Adragna se già, come ideato da Veltroni, fossero in funzione i Gruppi Autonomi del PD in Parlamento ma il senatore ha negato questa eventualità e ha ribadito, come se Zambuto gli sedesse accanto “ voglio aprire e rilanciare una fase nuova particolarmente importante per Agrigento, in piena coerenza e continuità con l’impegno che noi e voi del centrosinistra, abbiamo assunto con i nostri concittadini. Un’Agrigento al di sopra delle logiche di appartenenza, degli interessi clientelari, degli schieramenti precostituiti,al di sopra degli interessi di bottega dei partiti e di fazioni”.
Intanto Adragna ha comunicato che non suggerirà alcun nome per i papabili assessori e men che meno suggerirà “primarie” (avventatamente ipotizzate dal cronista) anche se in conferenza stampa era presente Bonomo, ritenuto l’utilizzatore finale di questo idillio comunale mentre Giuseppe Arnone lo abbiamo visto seduto in ultima fila forse in attesa di una chiamata a testimone di nozze.
I “cadeau” cominciano ad arrivare da ambedue le famiglie, le prospettive eoliche, solari, idriche e di ambientalismo spinto saranno tutte da irrobustire e benedire. Chi l’ha detto che i cattolici sono perdenti in politica? I cattolici di Quarta fase qui ad Agrigento si apprestano a dare alla città un contributo che farà impallidire il ricordo dei cattocomunisti anni’80 di Raniero La Valle. Senatore Indipendente di Sinistra.
Diego Romeo
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