Dedicato a tutti coloro che, in Italia, non l’hanno combattuto.
Mi pregio segnalare brani di un articolo apparso, il 24 luglio 2010, sul quotidiano cileno “La Tercera” (tradizionalmente filogovernativo) dove si da conto dell’emozionato annuncio televisivo di Gabriel Ruiz-Tagle, sottosegretario allo sport nel governo di centro-destra del Cile, il quale, per por fine al suo conflitto d’interessi, ha deciso di mettere in vendita, rapida, publica y trasparente, tutte le azioni possedute nella società calcistica “Colo Colo”, una fra le più quotate del campionato nazionale.
Roba d’altri mondi che in Italia ce la possiamo solo sognare!
Ma ecco il testo della dichiarazione:
“Risulta fondamentale dare credibilità e fiducia alla gestione dello sport. Questo obiettivo, che interessa milioni di cileni di tutto il Paese, può essere raggiunto soltanto attraverso l’unità di tutti i settori. Perciò ho preso la decisione di vendere le mie azioni di Colo Colo, sobbarcandomi un grande costo economico ed emotivo. Però con la convinzione di fare tutto da parte mia per lo sport cileno.”
Gli esponenti dei partiti d’opposizione (DC, PPD), che hanno sollevato il caso del sottosegretario e quello, ben più grave e imbarazzante, del neo Presidente Sebastian Pinera, “si rallegrano per la decisione di Gabriel Ruiz-Tagle e…invitano il Presidente a seguire l’esempio del suo sottosegretario giacché affari privati e servizio pubblico non possono andare a braccetto.”
(Agostino Spataro)