Intervista al segretario regionale del PSI, Palillo e al coordinatore provinciale Ragusa
A cura di Diego Romeo
—On. Palillo,normale riunione di partito o anche voi sentite odore di elezioni?
—E’ una riunione assembleare del PSI agrigentino che eleggerà nuovi delegati alla Assemblea congressuale regionale che si terrà a Catania presso l’hotel Nettuno dal 9 all’11 di luglio e che vedrà presenti nove delegati della provincia di Agrigento.
L’assemblea congressuale sarà tenuta da una mia relazione introduttiva e saranno conclusi i lavori dal coordinatore nazionale Marco Di Lello che è il numero due del partito dopo Nencini che è il segretario nazionale. Io predisporrò una piattaforma d’attacco, parlerò di un partito socialista autonomo e federato con Roma, ormai Berlusconi è prigioniero della Lega, la Sicilia da sola non ce la potrà fare mai. Berlusconi prigioniero della Lega non potrà fare nulla per la Sicilia, tra l’altro il PDL è spaccato in due e credo che a seguito di queste divisioni e di probabili eventi giudiziari fra un anno si voterà. Per frenare l’egemonia di Bossi che vuole un federalismo buono a non fare pagare le tasse al Nord, dobbiamo avere un impianto politico-programmatico normativo che rivendichi le ragioni della Sicilia e del Mezzogiorno e che si ponga in controtendenza all’accordo Berlusconi-Lega che col federalismo porranno fine alle speranze di rinascita.
—Le nuove aggregazioni politiche siciliane come le valutate..
—Certamente essendo un partito di centrosinistra saremo d’accordo con quelle forze di centrosinistra che vogliono il vero cambiamento, però io penso che da soli il Pd e il Psi, Sinistra Ecologia e Libertà e IDV non ce la facciamo, quindi è chiaro se ci sarà questa spaccatura all’interno del PDL , noi sposeremo quella parte che rivendica posizioni autonomistiche per non fare da ascari alla Lega di Bossi e ci poniamo, ripeto, in controdenza alla politica del governo che non fa pagare le tasse ai ricchi massacrando il ceto medio.
—Questo stato di attesa che si registra a Palermo quanto durerà? Si attendono forse eventi giudiziari o che altro?
—Credo che la situazione è già quasi marcita, tra l’altro lo scontro delle anime del centro-destra è mortale perché Lombardo è andato a depositare dai giudici parecchie cose sui termovalorizzatori , una denuncia forte sulla gestione del precedente governo dove lui aveva degli assessori. Dall’altro lato Lombardo stesso è indagato e non avvisato, è una anomalia, inoltre sappiamo che la posizione dei politici sarà valutata entro l’estate. E poi la condanna di Dell’Utri, il secondo processo a Cuffaro, la questione irrisolta della vicenda giudiziaria di Lombardo frenano ipotesi di cambiamento. A questo punto credo che ci avviamo verso elezioni anticipate e che i giochi siano fatti.
—Nel processo Dell’Utri viene salvato il versante politico, ad Agrigento ci sono politici avvisati ma non escono fuori i nomi, qual è ,oggi, il “senso” di salvare la politica?
—Noto che durante la Prima Repubblica per un avviso di garanzia si dimettevano ministri, deputati e assessori che magari dopo erano assolti, c’era un accanimento perverso contro la classe politica, oggi o si nascondono le cose o non si danno in pasto all’opinione pubblica. La legge sulle intercettazioni è un gravissimo attacco alla stampa, già Fini ha detto che lui accetta per disciplina, per un principio di responsabilità democratica che la legge venga discussa il 29 luglio , però vuole i miglioramenti della legge e Berlusconi va avanti a carro armato , ma già sulla finanziaria ha dovuto fare marcia indietro perché tutte le regioni sono contro. Questo è il panorama politico attuale e io credo che in un altro paese già ci sarebbe stata una crisi e si sarebbe andato alle elezioni, invece si va avanti come in una morta gora senza avere respiro, slancio …il paese ha bisogno di un forte cambiamento e rinnovamento.
—Segretario Ragusa , si azzera continuamente la Giunta provinciale, il comune naviga a vista, quanto potremo continuare ancora su questa rotta…
— Certo alcune cose ci lasciano molto perplessi, credo che il sindaco abbia fatto un buon lavoro però ci aspettavamo qualcosa di diverso…siamo in attesa di vedere se la seconda fase di questa sua gestione amministrativa procurerà degli effetti soprattutto per gli agrigentini.Per quanto riguarda la provincia questa è tutta una partita interna alla coalizione che forse riflette quello che sta succedendo a livello regionale e a livello nazionale dato che lo scontro all’interno del Pdl è così pesante.
Quindi in questo tipo di contesto il risultato politico per la Provincia di Agrigento ci lascia perplessi. Questa battaglia che il presidente D’orsi si sta intestando sull’aeroporto credo che sia una cosa importante, però non basta solo questo
—……sono subentrati forti dubbi, l’aeroporto di Comiso ha già aperto le sue piste …
—…se questo dovesse essere un fallimento ancora per le infrastrutture nostrane sarebbe davvero il colmo dopo i dieci anni del presidente Fontana sull’aeroporto di Racalmuto, non vorrei che il mio amico D’orsi faccia inutilmente la battaglia per la piana di Licata. Mi auguro di no, il suo impegno lo sta dimostrando, bisognerà vedere quanto sarà ascoltato.
—State già pensando ad allevare una nuova classe politica..
— Abbiamo attraversato un momento di difficoltà con un Veltroni ,per esempio, che ha preferito l’apparentamento con l’Idv e noi non siamo stati in grado di raggiungere un risultato decente e quindi paghiamo anche questo scotto, però sul territorio, si vedano le ultime elezioni amministrative dove abbiamo concorso all’elezione di un consigliere provinciale, per quanto riguarda le comunali abbiamo radicamenti che si vanno estendendo. Bisogna ritornare agli enti locali, questo è l’elemento fondamentale , da qui parte la rappresentanza socialista in questi marosi della politica nazionale e regionale. Nelle realtà che stanno sorgendo nel territorio c’è il buon auspicio di rimettersi in mare aperto.