A Roma la mostra e il libro d’artista che raccontano la contemporaneità dell’Europa
a cura di Sabino Maria Frassà
Artisti in mostra: Magdalena Abakanowicz, Zolt Asta, Szilárd Cseke, Eracle Dartizio, Laura de Santillana, Alberto Di Fabio, Michele Fato, Andi Kacziba, Kamilia Kard, H.H LIM, Franco Mazzucchelli, David Merényi, Raffaele Penna, Paolo Peroni, Francesca Piovesan, Luigi Presicce, Daniele Salvalai, Elisabeth Scherffig, Eva Sorensen, Beáta Székely, Zoltán Tombor, Michele Volpe.
promosso da Accademia di Ungheria a Roma – Istituto Balassi
Fondazione Giorgio Pardi – Progetto cramum
Venerdì 25 novembre alle ore 18:30 presso Palazzo Falconieri (Accademia di Ungheria a Roma) sarà inaugurata la Mostra Internazionale “OLTRE ROMA” a cura di Sabino Maria Frassà, promossa dall’Accademia di Ungheria in Roma – Istituto Balassi, dalla Fondazione Giorgio Pardi – progetto CRAMUM, con il patrocinio del Ludwig Muzeum, dell’Istituto Polacco a Roma, del Comune di Roma, dell’associazione per l’infanzia ASM e di Ama Nutri Cresci.
La mostra completa il progetto culturale OLTRE, partito da Budapest nel 2015 e giunto in Italia prima alla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano e poi al Museo Garda di Ivrea.
HANNO DETTO
Nel presentare la mostra Sabino Maria Frassà, curatore della mostra ricorda come“oggi più che mai è importante fare l’Europa. Dopo decenni di regole, è tempo di lavorare alla creazione di una cultura europea, che valorizzi le peculiarità di ogni Paese, senza appiattirle. Con 22 artisti da Italia, Ungheria, Danimarca, Germania, Polonia, Cina e Malesia OLTRE ROMA si muove in tale direzione e racconta di come Roma possa esser non solo la culla della cultura del “passato”, ma anche fulcro per la cultura contemporanea europea. Cosa significa del resto essere contemporanei se non unire culture diverse ed il passato con il futuro? Credo fortemente che in un periodo incerto come il nostro la cultura e l’arte possano essere una chiave per superare le divisioni, stimolando il pensiero, la riflessione e un'”empatia universale“”.
Julia Fabenyi, direttrice del Ludwig Muzeum che patrocina la mostra, aggiunge “L’arte può diventare un rilevante strumento sociale, fornendo reali esempi di coesistenza e integrazione. Con i suoi artisti di fama internazionale, non solo ungheresi e italiani, OLTRE ROMA può essere da esempio e sono orgogliosa che il Ludwig Muzeum abbia creduto nel progetto sin dall’inizio”.
Nicoletta Corbella Pardi, Presidente della Fondazione Giorgio Pardi “La Fondazione Giorgio Pardi da anni combatte la fuga di cervelli all’estero. Abbiamo perciò deciso di promuovere questo progetto che riesce ad unire non solo tante culture, ma anche colmare il gap generazionale che sempre più affligge il nostro paese: ancora una volta attraverso il progetto Cramum sosteniamo giovani talenti dell’arte, mettendoli al fianco di Maestri di chiara fama internazionale”
DOVE
Sede delle mostra OLTRE ROMA è lo storico Palazzo Falconieri progettato da Francesco Borromini, che dal 1927 ospita l’Accademia d’Ungheria. Per l’occasione sarà visitabile gratuitamente anche il piano nobile del palazzo.
IL LIBRO D’ARTISTA ‘OLTRE ROMA’
Il 25 novembre sarà presentato, grazie alla generosità dell’Accademia di Ungheria, il libro d’artista “OLTRE ROMA”curato da Sabino Maria Frassà con il supporto di Emiliano Biondeggi. Il libro – realizzato in 200 copie – racconta la storia dell’uomo contemporaneo grazie alle opere in mostra e ai testi di autori italiani e ungheresi: Agota Kristof, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Svetonio, Mihaly Vaci, Valentino Zeichen e Attila Jozsef.
22 ARTISTI IN MOSTRA
Fino al 13 gennaio a Palazzo Falconieri saranno in mostra 60 opere di 22 artisti internazionali selezionati dal curatore, Sabino Maria Frassà. Ospite d’onore con l’opera Face XXXI sarà l’artista polacca Magdalena Abakanowicz. Gli artisti ungheresi in mostra sono: Szilárd Cseke, artista a cui è stato dedicato il Padiglione Ungheria della Biennale di Venezia 2015, Andi Kacziba, scultrice tessile dell’opera “Altare della sterilità”, Zolt Asta, artista a cui è stato dedicato il Padiglione Ungheria della Biennale di Venezia 2013, Zoltán Tombor, fotografo di fama internazionale. Con loro, i giovani talenti ungheresi David Merényi , Beáta Székely e KamiliaKard. Sono italiani, invece, Eva Sorensen, artista a cui è stato dedicato il Padiglione della Biennale di Venezia del 1981 e che dal 1961 vive in Italia, Laura de Santillana, che partecipò alla Biennale di Venezia nel 2009, Alberto Di Fabio, a cui nel 2015 è stata dedicata anche una mostra personale al Macro di Roma, Elisabeth Scherffig (in Italia dal 1978) e Daniele Salvalai, artisti a cui Milano ha dedicato recenti monografie, HH LIM, artista cinese a Roma dal 1976, che partecipò alla Biennale di Venezia 2013 e che è oggi protagonista oggi di un’importante mostra personale al Museo Francesco Messina di Milano “Aspettando l’ispirazione”, Franco Mazzucchelli, già
alla Biennale di Venezia 1976, Raffale Penna, tra i più noti fiber-artist italiani, Luigi Presicce, tra i più noti perforrmer italiani, Michele Volpe, artista visionario di Latina. In mostra, anche i giovani talenti italiani selezionati attraverso il premio cramum: Paolo Peroni, Francesca Piovesan, Eracle Dartizio, Michele Fato.