Italia – Germania 4 a 3 ?

Commemorative_plaque_Aztec_StadiumMi piacerebbe che finisse così anche oggi, ma purtroppo non ho la palla di vetro, altrimenti invece di sproloquiare mi affretterei a giocare al superenalotto. Ma come noto a noi commentatori tuttologi piace di più spararla grossa PRIMA, che saltare sul carro del vincitore dopo, che ci si può anche far male. E quindi la Germania.

Giovani, tostissimi, autostima a palla, campioni del mondo in carica. Così forti da essere soggetto del più famoso aforisma sul calcio, coniato da uno sconsolato Gary Lineker: “Il calcio è uno sport che si gioca undici contro undici ma poi vince sempre la Germania“. Vero. Verissimo. Tranne in un caso: quando giocano contro di noi. Dalle vaste distese dell’Azteca (perdonate il lirismo) alle urla di Caressa nel fare i biglietti per Berlino, passando per la prevista e inevitabile vittoria nel 1982, con Pertini a sbracciarsi in tribuna (e alcuni maligni sostengono che non fece il gesto dell’ombrello solo a causa di una fastidiosa epicondilite), la Germania con noi le ha sempre prese.

I panzer tedeschi (brutta similitudine, lo so) si sono sempre arenati di fronte alla linea Maginot della squadra femmina italica. Sganassoni sonori da abatini come Rivera, pretini come Paolo Rossi e pinturicchi come Del Piero. E la cosa bella è che nessuno, né noi né loro, sa spiegare perché. In fondo l’ultima volta che li abbiamo presi a schiaffi sul serio a capo dell’esercito italiano c’era l’imperatore Adriano, da li in poi ci hanno sempre menato. Tranne a pallone. Milioni di emigranti hanno sopportato angherie, umiliazioni, razzismo e vessazioni per decenni, vendicandosi in un solo modo: buttando la palla in rete una volta più di loro. (Ndr molti italiani si sono anche vendicati trombandosi tutte le valchirie che capitavano a tiro da Riccione a Dusseldorf ma qui si parla di sport. Cioè di un ALTRO sport).

Eppure sono più ricchi, più organizzati, più squadra, più ligi al dovere, più programmatori. Ma guarda tu, quando arriva la maglia azzurra in lontananza i giocatori tedeschi corrono in farmacia a fare scorte di Imodium. E anche stasera andrà così. Loro se la faranno sotto e noi li infileremo senza pietà. Perché vincere è bello, mantenere una tradizione è doveroso e poi, diciamolo tutta, ‘ste valchirie alla lunga annoiano.

Rodocarda

 

 

 

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