Epifanio Bellini risponde a Giuseppe Arnone

Agrigento – Della nota e della successiva intervista rilasciata all’emittente Teleacras dal Consigliere Arnone, lo scrivente Ing. Epifanio Bellini (Segretario del Circolo E. Berlinguer), non solo non ne ha compreso le finalità, ma ritiene che la stessa perplessità sia sorta in parecchi lettori. Sembra evidente che le affermazioni espresse dallo stesso non solo non aiutano a risolvere le note problematiche connesse alla depurazione della fascia costiera, tema ormai ampiamente presente nel dibattito cittadino, ma addirittura sembrano auspicare una nuova vicenda giudiziaria che, visti gli esiti della prima, temiamo ci terranno per altri 20 anni lontani dalla soluzione del problema. Sia chiaro, a noi interessa eccome l’individuazione delle responsabilità, e sia altrettanto chiaro che tale ricerca va estesa a  360° senza riserve, per sapere finalmente chi ha impedito a questa città di dotarsi di un impianto di depurazione, ma contestualmente pretendiamo un sistema non solo legale ma anche efficiente che ci restituisca il mare che tutti ricordiamo bellissimo fino a 15-20 anni fa. Per quest’ultimo motivo ribadiamo la nostra solidarietà ai comitati e alle persone di buona volontà che in questi mesi si sono impegnate per il raggiungimento di questo obiettivo e che in parte si sentono mortificate dalle prese di posizione del consigliere Arnone.

Detto questo, non per noi ma per le persone che seguono con attenzione e preoccupazione questa vicenda e facendo una deroga al nostro modo di fare politica che non prevede risposte alle provocazioni sterili e si rapporta solo con chi detiene effettivi ruoli e responsabilità di governo, sentiamo il dovere di precisare quanto segue in merito al contenuto dell’ultima nota diffusa dal Consigliere Arnone.

Premesso che ormai è cosa ampiamente nota che l’Avv. Arnone sia un esperto di classici, così come il suo vezzo di accostarsi ai mitologici eroi, omettendo però nel suo identificarsi con Ulisse di ricordare che questi mancò dalla sua amata Itaca per circa 10 anni, mentre egli è stato sempre presente ad Agrigento, anche quando avrebbe avuto la possibilità di partire per ben altri e più prestigiosi lidi, senza però riuscirci.

Per quanto però ferrato in letteratura classica, a livello di comprensione del testo siamo decisamente meno dotati. Infatti sfidiamo lui e quanti per lui a rinvenire nel testo della nostra nota ciò che ci contesta. Per inciso vogliamo sottolineare che la nota alla quale fa riferimento l’Ulisse nostrano, non è stata pubblicata né sul sito sicilia24h, né nella sua interezza sul sito Web di Teleacras. Siamo convinti della buona fede, ma invitiamo entrambe le testate, prima di ospitare gli estratti dell’odissea, magari a rendere noti i contenuti delle note che li provocano. Non fosse altro per una maggiore comprensione ad un uditorio possibilmente tratto in inganno da giudizi su dichiarazioni mai espresse.

Nello specifico si ritiene utile riportare i punti salienti della precedente nota dello scrivente nella qualità, i cui contenuti prettamente politici non volevano imporre scelte, ma piuttosto ponevano delle domande nell’interesse della collettività:

  • Nei riguardi delle contestazioni giuridico-tecniche mosse da Legambiente al depuratore di Villaggio Peruzzo, non si è entrati nel merito ritenendo che dovessero essere gli uffici competenti ad esprimersi nel merito, assumendosene la responsabilità, e quindi la politica a dovere prendere una decisione, ed in particolare il Sindaco, che difatti il giorno dopo prende posizione nell’indirizzo da noi auspicato;
  • Si è fatto però presente che eventuali modifiche al PARF, al PRG e al Piano del Parco non sono impossibili, così come la realizzazione di opere di mitigazione del rischio espresso nelle carte PAI. Come dovrebbe sapere chi ha proposto la modifica dei vincoli ambientali per la realizzazione di un aviopista con annesso resort turistico;
  • In ogni caso se è noto dal 2002 del rischio idrogeologico fissato dal PAI, che alcuni vorrebbero come pietra tombale sul depuratore di Villaggio Peruzzo, abbiamo chiesto a che punto fosse lo stato di avanzamento procedurale del depuratore di Villaggio Mosè, pensando di ricevere una risposta visto che il grande sponsor ha fatto parte del Consiglio Comunale per questi ultimi 10 anni, ma anche dei precedenti 10.
  • Abbiamo quindi ipotizzato che se fosse vero che non una carta è mai stata prodotta, occorrerebbero almeno 5 anni per portarne a compimento la realizzazione. Non per le varianti al PRG e al PARF, per le quali riconosciamo al consigliere Arnone grande competenza, ma per averlo finito e funzionante, comprese le opere di collegamento, che necessiterebbero in parte delle stesse varianti che oggi si vorrebbero negare a quello di Villaggio Peruzzo;
  • Si attribuiscono a questo Circolo “stilettate” nei confronti di Girgenti Acque, mai espresse. Si coglie l’occasione invece per ribadire quanto già espresso sul tema, ovvero che l’affidamento al concessionario del servizio, non esime il concedente dall’obbligo di verifica degli atti e della sorveglianza della qualità dello stesso servizio;
  • Vogliamo in ultimo dare ragione al Consigliere Arnone in merito al posizionamento di questo Circolo rispetto al “sistema affaristico agrigentino”. Dopo questo scambio di opinioni pensiamo che sia molto più chiaro per tutta la cittadinanza.

 

Non riteniamo sia necessario ricordare ai direttori dei siti e delle testate giornalistiche gli obblighi rispetto al diritto di replica di cui all’art.8 della Legge 47/1948, per i quali ci aspettiamo una fedele ed integrale riproduzione della presente nelle stesse forme concesse al Consigliere Arnone.

Agrigento, 03  agosto 2011

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