Carta canta! È vero, le carte cantano e – come continua il proverbio – “villan dorme”, ovvero, se anche sei analfabeta e non sai neppure leggere, è sufficiente che tu abbia un documento che possa dimostrare i tuoi diritti, per poter dormire sonni tranquilli. Ma se carta canta e nessuno la legge, anche i delinquenti […]
Vincenzo Calcara, come Vincenzo Scarantino, autore del depistaggio sulla strage di via D’Amelio, aveva provato a ritrattare le proprie dichiarazioni. 27 Maggio 1992, ore 16:00. Vincenzo Calcara, il “pentito” che si definiva “uomo d’onore riservato” di Francesco Messina Denaro, allo stato detenuto, prende un foglio di carta e scrive: “Tutti quelli che ho accusato nessuno […]
Continue reading …Dopo 26 anni, la Commissione regionale antimafia dell’Ars, come riportato con enfasi dagli organi stampa, giunge alla conclusione che i depistaggi iniziarono prima che venisse portata a termine la strage di via D’Amelio in cui, il 19 luglio 1992, furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Meglio tardi che mai, […]
Continue reading …È vero, le sentenze non si discutono, ma dinanzi talune vicende giudiziarie mi torna alla mente una frase – non ricordo di chi – che pressappoco recitava così: una sentenza non è l’esito di un’indagine che porta alla verità, ma soltanto la risoluzione di una lite tra le parti. Una frase che di recente ho […]
Continue reading …Che Vincenzo Calcara sia stato un falso pentito di mafia, è un dato ormai acclarato. La sua storia di mafioso è stata sepolta da valanghe di smentite da parte di collaboratori del calibro di Brusca, Sinacori, Geraci, Siino e altri, e dalle tante sentenze che hanno consegnato dello pseudo-mafioso-pentito un ritratto sul quale fin dall’inizio […]
Continue reading …Operare nel campo della Giustizia, quale che sia il ruolo che vi si ricopre, impone l’obbligo di subire soltanto il fascino della verità. Quanto più arduo e difficoltoso è il cammino per l’affermazione del vero, tanto più è necessario ricordarsi di mantenere l’equilibrio. Lo Stato delle trame e dei raggiri, culminato con le orribili stragi […]
Continue reading …Autunno 1991 – Castelvetrano, un comune con poco più di 30.000 abitanti, in provincia di Trapani. Non ha certo la dimensione di Palermo, né la triste storia che ne ha fatto la capitale siciliana della mafia. Eppure, è in questo comune, a pochi passi dal più grande parco archeologico d’Europa, che si riunisce il ghota […]
Continue reading …Antonio Vaccarino, l’uomo che con il nome in codice Svetonio, collaborò con il Sisde per arrivare alla cattura di Matteo Messina Denaro. A margine dell’intervista, alcuni *interrogativi e note che possono tornare utili per cercare di capire cosa è accaduto in passato e cosa si rischia possa accadare ancora oggi nel corso dei processi che […]
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