“OCCORRE IMPRIMERE UNA SVOLTA NELLA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO STORICO, ATTIVANDO TUTTE LE PROCEDURE PER FINANZIARE L’ ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE E METTERE IN SICUREZZA GLI EDIFICI ABBANDONATI DAI PROPRIETARI E FORMULARE BANDI PUBBLICI PER ATTRARRE INVESTIMENTI PRIVATI”
Il crollo dell’ Istituto Schifano è l’ennesimo che si verifica all’interno del Centro Storico di Agrigento ed è ormai chiaro a tutti che occorre imprimere una svolta nella conservazione del patrimonio edilizio storico.
Nonostante l’importante e molto apprezzabile monitoraggio finalizzato ad individuare gli edifici pericolanti effettuato dall’ufficio comunale di Protezione Civile con il fattivo contributo del lavoro svolto, qualche anno addietro, dal Dipartimento di Protezione Civile dell’Ordine degli Architetti, occorrerebbe attivare tutte le procedure per acquisire al patrimonio comunale e mettere in sicurezza tutti gli edifici abbandonati dai proprietari. Per far ciò occorre chiedere alla Regione, anche attraverso l’utilizzo di fondi comunitari, di finanziare tali acquisizioni e successivamente formulare bandi pubblici che rendano conveniente agli imprenditori privati, ma anche a singoli cittadini, intervenire con fondi propri per la riqualificazione del Centro storico, nell’ambito delle previsioni del relativo Piano Particolareggiato.
La problematica della riqualificazione del Centro Storico, alla luce di questi ultimi fatti, non sarà trascurata durante il dibattito sul “raddoppio della via Empedocle” che si svolgerà lunedì 21 marzo presso il Collegio dei Filippini.
Agrigento, 15/03/2011