Durissima presa di posizione del vicesindaco di Licata nonchè leader regionale di Sicilia Vera Giuseppe Arnone:
“E’ inaccettabile, privo di ogni logica e altamente iniquo questo tipo di federalismo municipale che una volta entrato a regime creerà un’autentica mattanza sociale per i cittadini.
I comuni siciliani saranno inevitabilmente costretti ad aumentare la base impositiva, le addizionali comunali saranno triplicate, anche se è vero che il quantum verrà stabilito successivamente in sede di commissione paritetica Stato-Regione, in quanto la Sicilia è a statuto speciale.
Conti alla mano, dallo Stato arriveranno fondi per soli 356 milioni di euro, i comuni isolani si troveranno in una situazione di ghigliottina e faranno leva fiscale sulle imposte locali, il tutto comporterà aggravi di spesa per il cittadino medio siciliano insostenibili, in una regione che soffre di deficit infrastrutturali evidentissimi.
Chiedo all’Assessore regionale al bilancio Armao che faccia rispettare le regole e che resista davanti la Corte Costituzionale sui fondi perequativi e sulla riscossione di alcuni tributi sempre negati alla nostra Regione.
Fra tre giorni ricorre l’anniversario dei 150 anni dell’Unità di Italia non vorremmo trovarci ad essere il ventre molle dello stivale e per questo la deputazione nazionale siciliana deve avere a cuore l’interesse supremo del buon governo e degli elettori isolani e non votando troppo spesso a mosca cieca.
Il Comune di Licata a fronte di una mancata perequazione sociale rischia di chiudere i battenti, e bene farebbe l’Anci Sicilia a fare il massimo per trovare una soluzione condivisa ed equa”.