La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha incontrato il Presidente del Parlamento del Montenegro, Ivan Brajovic, subito dopo che la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di ratifica del Protocollo di adesione del Montenegro alla Nato. “L’occasione di oggi realizza un tempismo straordinario” ha affermato la Presidente Boldrini, che si è detta particolarmente felice di incontrare il Presidente del Parlamento del Montenegro “appena uscita dall’Aula che ha votato l’adesione del suo Paese alla Nato”.
Il Presidente Brajovic ha espresso soddisfazione per quello che ha definito un “successo diplomatico”, sottolineando l’importanza della ratifica da parte dell’Italia, da sempre al fianco del Montenegro nel suo percorso euro-atlantico.
La Presidente della Camera ha sottolineato che non solo il Montenegro ha bisogno della Nato, ma anche la Nato ha bisogno del Montenegro per l’equilibrio e la stabilizzazione dell’area balcanica. È ora necessario procedere anche nel percorso di adesione all’Unione europea, in vista del quale il Montenegro ha realizzato importanti riforme costituzionali e legislative: ciò dimostra il ruolo fondamentale dell’Europa come stimolo verso la modernizzazione e lo sviluppo economico e sociale dei paesi candidati.
Del resto l’ingresso di nuovi Stati rappresenta una linfa vitale per l’Unione, che attraversa uno dei suoi momenti maggiormente critici, tra crisi economica, questione dei rifugiati, rigurgiti nazionalisti e populismi. I due Presidenti hanno quindi concordato circa l’importanza che l’Ue torni ai suoi valori originari, improntati alla tutela dei diritti umani, al welfare e alla solidarietà. Non più un’Europa dei muri e del rigore di bilancio, ma un’Europa inclusiva e solidale in grado di continuare ad assicurare pace, stabilità e crescita economica, come ha fatto in questi 60 anni.
La Presidente Boldrini ha ricordato che proprio per richiamare i principi fondativi europei si è fatta promotrice, nel settembre 2015, insieme ai Presidenti del Bundestag, dell’Assemblea Nazionale francese e della Camera dei deputati del Lussemburgo, della Dichiarazione “Più integrazione europea. La strada da percorrere”, cui hanno aderito complessivamente i Presidenti di 15 Assemblee parlamentari di 13 Stati membri dell’Unione.