Monica Gregori: “Il maxiemendamento la peggiora, felice di stare con professori e studenti”.
Quello che si è consumato oggi in Senato è un definitivo schiaffo alla democrazia. Un fatto grave aver chiesto la fiducia su un maxiemendamento che non ha consentito alcun dibattito parlamentare, ledendo diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. I numeri al Senato sono risicatissimi, mancano due voti per la maggioranza assoluta. Per non interrompere il treno delle riforme serve il dialogo, va cambiato il metodo”. Lo scrive, in una nota, la Deputata Monica Gregori, in riferimento alla riforma della scuola su cui oggi il Governo ha ottenuto la fiducia.
“Il Presidente del Consiglio – continua Gregori – fa spesso richiamo ai valori di coesione sociale, al contrario con il voto di oggi ha prodotto una ferita enorme nel Paese e nella sinistra. Sono felice di aver scelto di stare dalla parte dei professori e degli studenti, abbandonando il gruppo del Partito Democratico e intraprendendo un percorso al servizio dei reali bisogni dell’Italia e delle persone più deboli e indifese. Aspettiamo che il provvedimento torni in aula alla Camera il prossimo 7 luglio per dare nuovamente battaglia e cercare di bloccare il cammino di questa riforma che, dopo l’approvazione del maxiemendamento, risulta addirittura peggiorata”.