Basta col politically correct!
Pare che a Milano sia stata bandita una gara per tre luoghi di culto, di cui due dovrebbero essere moschee. Francamente, la notizia non mi riempie di gioia, come non mi riempie di gioia l’inaugurazione di una nuova chiesa.
Diamo pure per scontato che una società democratica debba garantire piena libertà di espressione, di pensiero e di culto ai propri cittadini, lasciamo che siano i diretti interessati a assumersene il costo. Considero ogni incentivo all’esercizio del culto, di qualsiasi culto, come un incentivo alla regressione. Perché un’amministrazione civica dovrebbe sobbarcarsi l’onere di fabbricare luoghi di culto? E sottolineo il fatto che si tratta un bando della civica amministrazione. In occasione dell’Expo… un altro tasto che è meglio lasciar perdere.
Non ho niente contro il libero esercizio della propria fede, basta che non lo si faccia a spese mie. Se io mi voglio dare allo yoga, me lo pago, il corso di yoga e le relative pratiche di meditazione. Che differenza c’è tra finanziare coi soldi pubblici dei luoghi di culto e non fare pagare le giuste e dovute tasse a Santa Romana Chiesa? La differenza è che fa tanto politically correct metterci dentro una o due moschee.
Magari i frequentatori stranieri non capiranno un bel cavolo di quel che succede all’Expo, per la già annunciata mancanza di interpreti e materiale tradotto, ma intanto potranno pregare. Caspita!!! …e vengono fino a Milano proprio per pregare?
Dimenticandoci del fatto che di politically correct l’Islam ha veramente poco, come veramente poco aveva di politically correct il Vaticano finché è stato depositario del potere temporale e, adire il vero, anche ora. Cosa c’è di corretto in un sistema che nega i diritti civili a seconda del genere e dell’orientamento sessuale?
Il politically correct, quello vero, sarebbe di far avvicinare le culture, istituire corsi di italiano per i neo-immigrati, corsi di educazione civica perché imparino quali sono le regole del posto in cui vivono, non scavare nel solco delle differenze approfittando in modo miope e demagogico del vento del momento!
D. Dionori