Dopo che l’ex magistrato e assessore regionale, Giovanni Ilarda il “Brunetta di Sicilia”, è stato travolto dallo scandalo per aver fatto assumere la figlia per il modico compenso di 75mila euro l’anno e dopo che la stampa ha fatto a gara per poter scrivere i nomi di parenti e amici di politici, che all’Ars trovavano accoglienza – come si fosse trattato della mensa della solidarietà – l’inchiesta sui concorsi truccati all’Asl1 di Agrigento, sembra, quantomeno per i presunti candidati favoriti, non trovare spazio sulle cronache locali.
La vicenda ormai nota da tempo all’opinione pubblica, è per certi versi grottesca.
Mentre infatti in tutti gli scandali, più o meno grandi, che nascono quotidianamente in Italia, vengono esposti alla gogna mediatica presunti corrotti e corruttori, presunti raccomandati e raccomandatari e così via dicendo, qui la vicenda sembra riguardare solo chi si sarebbe presumibilmente prestato a tirare le fila.
Se sotto l’aspetto giudiziario, questo comportamento trova una ragione ben precisa, altrettanto non può dirsi per quanto riguarda l’informazione, che non si attiene certo al codice penale per trattare un argomento.
Secondo gli inquirenti, dall’inchiesta e dal successivo dibattimento emerge un collaudato sistema clientelare, all’interno del quale era la politica a determinare in maniera del tutto illegale chi doveva vincere i concorsi.
Tre i concorsi nel mirino della magistratura e dei quali il pubblico ministero Luca Sciarretta ha parlato per ore.
Primo concorso ritenuto dal magistrato irregolare e trattato nel corso dell’udienza, quello per undici posti di collaboratore amministrativo dell’Asl.
Il pm, ha ricordato come nella segreteria politica dell’allora deputato regionale Giusy Savarino, venne sequestrato uno schedario contenente i nomi di ottocento presunti raccomandanti, accanto ai quali erano posti dei segni che ne indicavano la priorità, secondo chi li avesse segnalati e per la fedeltà mostrata ai referenti politici.
All’epoca dei fatti, tra i nomi dei vincitori, buona parte erano quelli di soggetti molto vicini ai partiti politici (in particolare l’UDC), di chi si trova oggi sul banco degli imputati.
Dodici in tutto gli imputati in questo processo il sindaco di Ravanusa Armando Savarino, all’epoca direttore sanitario dell’Asl; Giusy Savarino, figlia di Armando, ex parlamentare regionale; Michele Pellegrino, dirigente amministrativo dell’Ausl; Calogero Gattuso, segretario del deputato Ars; Salvatore Puccio; i dipendenti dell’Asl Francesca Camilleri, Mariarita Safonte, Oreste Falco, Salvatore Caracappa, Francesco Miccichè e Alessandro Felice, la casalinga Maria Calogera Smecca.
La requisitoria sarà conclusa l’11 ottobre con le richieste di pena.
Ma chi erano i presunti beneficiari di “concorsopoli“?
Sul sito dell’Asl, al link del documento in pdf, si è persa ogni traccia della graduatoria.
Una copia del documento, tratta dal sito dell’Asl, era però rimasta nell’archivio del vecchio blog del lavalledeitempli.
Questa la graduatoria:
1 | TEDESCO PATRIZIA | AGRIGENTO 11/12/1960 | 61,001 | |||
2 | DI PASQUA ORAZIO | ASSORO 04/08/1972 | 61,000 | |||
3 | VAJOLA EDOARDO | ERICE 24/09/1968 | 60,300 | |||
4 | TAVERNA GIOVANNI | AGRIGENTO 10/04/1964 | 60,166 | |||
5 | PUCCIO SALVATORE | RAVANUSA 01/04/1965 | 60,126 | |||
6 | CAPIZZI DEBORAH | AGRIGENTO 27/09/1973 | 60,000 | |||
7 | COMPARATO DIEGO | CANICATTI’ 03/12/1965 | 59,480 | |||
8 | TAGLIARINI GIUSEPPE | AGRIGENTO 26/09/1963 | 59,125 | |||
9 | OLIVA DANIELA | PALERMO 04/05/1975 | 59,100 | |||
10 | INDELICATO GIUSEPPINA | AGRIGENTO 08/03/1973 | 59,000 | |||
MATTELIANO M. GIOVANNA | AGRIGENTO 11/05/1974 | 59,000 | ||||
ZAMBUTO MARCO | AGRIGENTO 10/04/1973 | 59,000 |
Se venisse appurato dai magistrati l’illecito e dovessero seguire le condanne, non ci può essere dubbio alcuno, che qualcuno di “concorsopoli” avrebbe dovuto beneficiarne.
Ilarda “il Brunetta di Sicilia”, anziché continuare a far lavorare la figlia – e, perché no, magari fare assumere tutto il resto della parentela -, fu costretto a un mea culpa.e fece dimettere la figlia…
Gian J. Morici
Ti ringrazio delle notizie che dai sul tuo giornale, giacchè solo cosi si potrà togliere questa “mala spina” che è nel fianco di tutti i genitori. Mi meraviglia come ancora alcuni deputati mettano una foto con su scritto ” il 30% dei giovani non trova occupazione” Di certo si riferiscono hai figli degli altri.
6 l’unico Gianni che hai accesso i riflettori sul concorso “presunto ” taroccato, dove hanno vinto i + “bravi” i + esperti senza la e.
LA verità è una sola in Sicilia chi ha il santo vince , chi studia è bocciato, spero di cuore che la magistratura arrivi fin oin fondo e nn si vada alla solita prescrizione che saprebbe di impunità e liberi tutti.
gridiamo allo scandalo e stasera andiamo dall’on.le di turno per ricevere promesse che non saranno mai mantenute.
non basta gridare, ma è necessario agire.
1- lasciamoli soli qiesti farabutti che vivono sui nostri voti
2- votare non per chi promette il ns posto di lavoro ma chi si impegna ad
adoperarsi a far cambiare qualcosa.-
povera sicilia poveri siciliani povero me
ALLA FACCIA DEL LAVORATORE!!!!!!
Grazie al sig Morici, su questo sito si sono accesi diversi riflettori, su fatti gravi, forse anche di natura penale, ma moralmente disdicevoli. Almeno su “Concorsopoli” la magistratura ha sviluppato un’inchiesta che probabilmente l’11/10/2010 porterà a qualche condanna.
Ma su “Parentopoli” negli enti bilaterali, non si ha nessuna notizia, i riflettori non si sono spenti, li hanno proprio rotti, come se la cosa non fosse successa, infatti si dice che l’ente Scuola Edile, a fronte di una crisi finanziaria nel settore della formazione, abbia assunto del personale, alla faccia della crisi e alla faccia della morale, sarebbe bello sapere nome e cognome degli assunti, faccio una scommessa con me stesso, tiro ad indovinare e dico che forse saranno figli e nipoti di sindacalisti e di amministratori.
Certo come dice il sig Lo Vato, la crisi è nera e i disoccupati aumentano ogni giorno, e i giovani non trovano occupazione!!!,…..con questo stato di cose è normale, fino a quando rimarrà in carica questa nomenclatura, la crisi sarà riferita sempre ai figli degli altri, la Casta sindacale e imprenditoriale sa come sistemare i propri parenti, poco importa della morale, poco importa se i figli di onesti lavoratori, senza alcun santo in paradiso, vedono sfuggire tutte le occasioni di lavoro, e poco importa, se i padri piangono la partenza per il nord dei loro figli.
Alla Casta poco importa, per loro non esistono leggi, non esistono regolamenti, non esistono CCNL, la loro arroganza non ha limiti, calpestano tutto, per loro tutto è lecito, loro rappresentano la legge, si la legge, ma del più forte.
L’arroganza e la spavalderia deriva dalla debolezza delle Istituzioni, sono fattori inversamente proporzionali, tanto più forte è lo stato di diritto, tanto più rintanati nel sottobosco e nella melma, stanno i delinquenti, quando trovi lo Stato impreparato, ecco che esce allo scoperto la vera faccia della Casta, e sguazza tra l’omertà e la paura di chi vorrebbe gridare aiuto alle Istituzioni, ma non trova risposte concrete, più lo Stato è assente e più si irrobustisce la Casta, più lo Stato è lento e sordo, e più la gente si allontana dalle Istituzioni.
Prova ne sia, se trova conferma l’assunzione di personale alla Scuola Edile, con i soliti sistemi clientelari, che se ne sbattono delle inchieste su “Parentopoli”, delle denunce di elargizione di esodi milionari con i soldi accantonati dei lavoratori, con i fatti dimostrano la loro potenza, la loro arroganza, sicuri dell’impunità proseguono per i loro obbiettivi, anche perché si dice che l’elenco dei pretendenti, che aspirano ad una collocazione negli enti bilaterali, è molto lungo, e certo non si fermeranno.
I riflettori accesi da questo sito, libero da condizionamenti politici o sindacali, e per altri versi dalle inaspettate e devastanti dimissioni del segretario generale della Cisl di Agrigento, che pubblicamente rinnegò questo sistema politico-sindacale marcio e lontano dai veri bisogni della gente comune, prima o dopo si spegneranno definitivamente, lasciando costernati tanti onesti lavoratori e operatori del settore dell’edilizia, speranzosi che qualche cosa si stava muovendo, che lo Stato si stava svegliando, e che la legalità e i diritti di tutti rispettati,……………ma il sogno è durato poco, tanti proclami, tanti indignati, tante denunce, ………..ma la realtà e sempre la stessa, chi si gode giustamente e legalmente gli esodi milionari, chi continua nelle assunzioni clientelari, ed il sindacato, posto ad ultimo baluardo in difesa degli interessi dei lavoratori e degli accordi contrattuali, …….entra, pure lui, a pieno titolo e per diritto nella spartizione!!!, ……….grazie per tutto questo, mio caro sindacato!!!! ……………….ALLA FACCIA DEL LAVORATORE!!!!!
L’INNOMINATO
Marco Zambuto è il Sindaco di Agrigento?
Giovanni Taverna è il cognato di dell’on.Iacolino?