Ci sono eventi che ad Agrigento si ripetono da tanti anni con una fatalistica puntualità. Ma il destino non c’entra niente.
E’ piuttosto l’incapacità dei nostri amministratori a favorire i nefasti eventi di cui vogliamo parlare.
Fra meno di un mese riapriranno le scuole e potete pure scommetterci rivedremo l’infernale traffico di auto nel Quadrivio Spina Santa e centinaia di studenti percorrere a piedi, sotto il sole e sotto la pioggia, in zone in gran parte prive di marciapiedi, il tragitto che va dalla Stazione Bassa, dove arrivano col treno, verso il Quadrivio o verso contrada Calcarelle, dove si trovano le loro scuole.
Rivedremo per tali strade anche autobus pieni di studenti costretti a fermarsi dove possono perché non vi sono per loro aree di sosta stabilite.
Torneranno a sfrecciare da destra e da sinistra, senza alcun rispetto delle regole, gli studenti che vanno a scuola e poi tornano a casa sulle motociclette.
Dagli accessi nella via Pier Santi Mattarella arriveranno auto e moto con scarso rispetto per la precedenza. Si ripeteranno gli incidenti e il traffico nella zona si bloccherà a lungo, perché la carreggiata è stretta e non c’è modo di sbloccare l’ingorgo che si viene a creare dopo un qualsiasi scontro.
Alcuni ragazzi – come purtroppo i nostri lettori ricorderanno – sono morti sulle strade che qui indico. Naturalmente i nostri amministratori hanno promesso che avrebbero preso seri provvedimenti per mettere in sicurezza queste arterie e naturalmente nulla hanno fatto.
Hanno costruito scuole medie superiori e anche l’Università in una zona dove le strade sono trappole mortali.
Avrebbero avuto tutto il tempo per migliorarne le condizioni. Ma se ne fregano. Non hanno tempo per queste cose i signori amministratori. Sono troppo impegnati a difendere Alfano da Zambuto, a lodare Girgenti Acque, a bere l’acqua del mare, a formare nuovi gruppi politici come il Patto per il Territorio. Ma quale territorio ? Non certo quello dove i nostri ragazzi vanno a scuola.
Quello non lo conoscono neppure. Forse il territorio delle poltrone, quello certamente gli è più familiare.
Eppure qualcosa potrebbero fare, lor signori. E’ incredibile che non riescano a prendere delle decisioni per risolvere gli ingorghi al Quadrivio Spina Santa.
E poi per i ragazzi che arrivano alla Stazione Bassa non potrebbero garantire delle corse con dei bus navetta verso le scuole e viceversa?
Nelle giornate di pioggia raggiungere le scuole o tornare a riprendere il treno è davvero impossibile. Oltre tutto quelle strade si riempiono di acqua per la mancanza di tombini.
Che mettano almeno i marciapiedi e creino anche zone di sosta per gli autobus che portano gli studenti pendolari !
Fate qualcosa insomma,nostri ragazzi muoiono su quelle strade!
Direi proprio che se c’è una lobby ad Agrigento è questa dei nulla facenti che denigrano Agrigento.
Solo con un complotto di può spiegare tanta ignavia da parte di così tanti amministratori.
Elio Di Bella
Quindi, secondo l’articolo:
1) i noti urbanisti (…) che progettarono negli anni ’70 e ’80 le scuole in luoghi ove è impossibile arrivare con i mezzi pubblici sono amici di Zambuto e Arnone;
2) i noti costruttori e speculatori (abusivi) che aggiunsero altri palazzoni dove già ce n’erano abbastanza, sono storicamente protetti da Zambuto e Arnone;
3) gli standard urbanistici carenti (in primis strade, parcheggi, marciapiedi) sono evidente responsabilità di Zambuto;
4) il senso civico degli agrigentini nel lasciare le macchine poste di traverso invadendo la carreggiata stradale, è frutto della connivenza di Arnone e Zambuto;
Di Bella, ci faccia un piccolo piacere: quando deve inventare qualcosa contro Zambuto, parli di problemi nati dopo il 2007, anno dal quale Marco fa il sindaco. Quando deve inventare qualcosa contro Arnone, invece, parli di problemi nati dal 2010 in poi, anno dal quale questo consigliere sta contribuendo ad amministrare Agrigento. Poi, visto che pretende di fornire informazioni “corrette e dettagliate”, faccia un rapido exscursus dei suoi articoli contro Sodano, contro Piazza, contro Scifo, contro Di Mauro, dal 1992 in poi. Articoli contro le scelte urbanistiche, contro la gestione dissennata del territorio, contro l’abusivismo, contro le speculazioni illegali. Poi, sempre in funzione della sua voglia di verità, metta a paragone gli eventuali sei o sette foglietti che reperisce con i libri di Arnone, i comunicati di Arnone, le conferenze stampa di Arnone, le proteste di Arnone dal 1990 ad oggi, proprio contro quelle carenze che lei, oggi, definisce gravi. E delle quali, ieri (dal 1990 ad oggi), probabilmente non notava così bene l’esistenza. Si accorgerà del dislivello, del divario, dell’abnormità, tra il suo recente (e passato) articolare e la storica azione politica di Arnone ad Agrigento, ossia quella che ha debellato i sistemi Scifo, Di Mauro, Sodano e Piazza. E allora rifletta. E consenta di riflettere anche agli stimatissimi lettori del sito.
Non ho neppure citato Arnone e forse proprio questo deve avere dato fastidio al nostro lettore. Per il resto, i nostri lettori hanno ben compreso il senso dell’articolo: è una chiara denuncia sulle reali condizioni di alcune strade cittadine frequentate dai nostri studenti e non solo, con l’auspicio che il Sindaco e la sua amministrazione provvederanno al più presto a metterle in sicurezza. Che la colpa di quanto accada sia dei precedenti amministratori è vero, ma Zambuto governa ormai da quasi tre anni e se non fa qualcosa per rimediare all’incuria dei suoi predecessori vorrà dire che condividerà con loro tutte le responsabilità. Diversamente quando farà qualcosa per garantire l’incolumità dei nostri ragazzi riceverà gli elogi che merita. Al momento al Quadrivio nulla è cambiato per cui il dislivello tra il passato e il presente non c’è proprio. Piuttosto c’è una assoluta parità nell’intenzione di continuare a non fare proprio nulla.Il nostro augurio è che Zambuto provveda a migliorare la viabilità nella zona. Nei mesi scorsi le vie indicate per molto tempo erano piene di buche e certamente la responsabilità di ciò va attribuita all’attuale amministrazione.