Nonostante il primo cittadino di Agrigento non ami questo giornale – e lo possiamo rivendicare con orgoglio così come dovrebbe inorgoglire ogni giornalista la non complicità con il potere – è nostro dovere, visti i fatti di questi ultimi mesi, spezzare una lancia in favore di Marco Zambuto. Noi non ci stiamo a questo gioco al massacro nei confronti di un sindaco che non ha nessuna colpa rispetto a tutte le emergenze di questa città. Se cercate un colpevole, al massimo, volgete lo sguardo verso la scorsa amministrazione!
Eh sì, cari furbini. Troppo facile prendersela con l’ultimo arrivato. Che colpe ha Zambuto? Ha trovato una città allo sfascio, governata per cinque anni con disattenzione su molti fronti. Ma lui non ha responsabilità. E’ arrivato il momento di mettere, come si suol dire, “i puntini sulle i”.
Il precedente sindaco è quello che, in campagna elettorale affermava che l’Imu non sarebbe stata pagata ad Agrigento, che era necessaria la disobbedienza civile. E lo faceva mentre già si sapeva – lo diceva in primis l’Anci – che senza la tassa sarebbe stato impossibile per i Comuni sopravvivere. Eppure lui, irresponsabilmente lo affermava urbi et orbi. Ora, che colpa ne ha Zambuto? Ha fatto solo ciò che era dovere fare, ovvero aumentare la tassazione!
L’ex sindaco, poi, è quello che per cinque anni ha taciuto, ad esempio, sull’assenza di opere di urbanizzazione primaria in varie parti della città, pur conoscendo il problema al punto di aver firmato una specifica ordinanza che ha “congelato” tutte le abitazioni, magari già con concessione, le quali non avevano allacci per le fogne. E Zambuto, porca miseria, che ne poteva sapere che Villaggio Mosè, San Leone e Quadrivio Spinasanta sono sostanzialmente privi di reti per le acque bianche e per quelle nere, e quindi aree soggette ad allagamenti? Si, si era parlato lungamente di porre una soluzione tampone, ma, si diceva, mancavano i soldi. Così al sindaco in carica non è rimasto che prendere atto della situazione, a lui sconosciuta, e provvedere a comunicare alla polizia locale che sarebbe anche arrivato il momento di vigilare sulla realizzazione di strutture che bloccano caditoie e canali e agli uffici che è arrivato il momento di pensare agli espropri per realizzare le opere. Lo stesso Zambuto adesso dovrà porsi il problema di dove sono andati a finire i soldi delle urbanizzazioni che i cittadini hanno pagato con concessioni e sanatorie, e, soprattutto, andare a verificare perché gli uffici hanno consentito si costruisse dove le fogne non esistono.
Vogliamo parlare di via delle Torri?? Dico, vogliamo parlarne?? Parliamone! Il precedente sindaco conosceva da tempo la situazione, eppure ha consentito che la burocrazia bloccasse tutto. E’ toccato a Zambuto, dopo il crollo, dichiarare che la colpa è tutta tutta tutta del Genio civile. Così come lo era della Soprintendenza quando si trattava di mettere in sicurezza la chiesa dell’Itria. Ricordate? L’allora sindaco, in piena emergenza centro storico si diceva pronto a prendere pala e piccone e abbattere la chiesa a mani nude. Salvo poi leggere le carte, vedere le mancanze dell’Utc e scegliere una linea più soft.
Parliamo poi delle casse comunali. L’ex sindaco lamentava che allora mancavano i soldi. E Zambuto che dovrebbe dire?? Ora si che siamo proprio con le pezze al fondo dei pantaloni! Mica prima!
Insomma, potremmo continuare per ore. Ma che colpe ha un sindaco appena insediato se ha trovato l’eredità di un predecessore che in cinque anni si è dedicato molto ai proclami, moltissimo alla politica, troppo a creare emergenze, e poco a lasciare un Comune sano e in forma?
Gioacchino Schicchi
Evidentemente qualcosa non ha funzionato. Sono sicuro che oggi molti, tanti, agrigentini condivideranno la delusione per il Zambuto-bis. E tra questi nostri concittadini, non saranno pochi i pentiti della ri-conferma del primo cittadino.
E’ stata semplicemente una “perdita temporanea” di memoria o c’è dell’altro? Non è semplice trovare una risposta.
Forse perchè l’alternativa politica a Zambuto non era credibile? Per restare ai risultati elettorali, la risposta non può che essere positiva.
Forse perchè Zambuto ha amministrato bene nella passata legislatura? Chiaramente no. I mali di oggi sono i mali di ieri. Nessun cambiamento, nessuna novità.
Ma allora, è stato un voto di scambio? Forse si. Che tipo di scambio? La scambio tra la promessa di una nuova risposta politica ed un voto di fiducia consegnato con eccessiva leggerezza al migliore tra i peggiori di una classe politica ormai largamente improponibile.
Ma questa nuova risposta politica era solo un’illusione per due motivi fondamentali: primo, gli strumenti a disposizione oggi degli amministratori locali sono pochi e limitati. Il Governo politico dei tecnici e l’Unione Europea tedesca, hanno fatto inghiottire a tutti la medicina dell’austerità. Secondo, il quadro economico complessivo continua a peggiorare.
Che Zambuto abbia sottovalutato (volontariamente?) le reali condizioni finanziarie dell’amministrazione comunale? Si, senza ombra di dubbio. Non poteva anticipare in campagna elettorale la volontà di aumentare la vituperata IMU: sarebbe stato un bersaglio troppo facile per i suoi concorrenti.
Ma Zambuto non è un colonello di uno stato sud-americano salito al potere con un colpo di stato. Zambuto è un leader politico, cattolico e moderato, eletto in una competizione democratica. Amen.
Quindi che fare? Il cittadino non può più ritirare il suo voto. Non esiste in politica quello che avviene in altri settori della vita civile: se un elettrodomestico non funziona, puoi andare dal negoziante e chiederne la sostituzione. In politica no.
Evitato (per ora) il commissariamento, esiste solo la possibilità di dimissioni dell’intera giunta e del consiglio comunale al fine di ritornare alle urne.
Quanti sono gli assessori e consiglieri comunali disposti a far saltare in aria il “nuovo” Zambuto a costo di perdere il loro irrisorio gettone di presenza?
Abbiamo davanti altri quattro lunghi anni.
Alfonso Albano
Bravo Schicchi, veramento profondo e bello. In verità che colpa ne ha il nostro sindaco di tutti i guai di Agrigento?
Come per le regionali, che colpa ne hanno quelli che stanno in politica da 30 anni se l’Italia è andata a scatafascio?
Zambuto è sindaco da poco tempo. Quello di prima, era Zambuto quello della primavera agrigentina. Adesso abbiamo quello dell’autunno e poi ci sarà quello dell’inverno.
Bravo Schicchi!!!
L’ordinanza di divieto di allaccio delle nuove costruzioni alla fognatura è stata emessa su sollecitazione del gestore (girgenti acque),perchè le fognature comunali (già sistenti e funzionanti) non confluivano al depuratore (quadrivio Spinasanta) o il depuratore era inadeguato (vill.Mosè).
Gentile andrea, la sua ricostruzione non è esatta. In quella ordinanza, nata perché il Comune voleva capire perché il gestore non concedesse più nulla osta, si parla esplicitamente di aree sprovviste di fogna, come parte del Quadrivio Spinasanta, del Villaggio Mosè e di via Imera. Si tratta di zone in cui non esiste alcuna rete comunale e che però vede case o sanate o realizzate con regolare concessione..
Ho apprezzato molto questo articolo, dal quale si evince una realtà disastrosa, raccontata con un pizzico di ironia che non guasta.Bravo.
Zambuto,..precedente…attuale…:cose che capitano!
Molti agrigentini hanno votato Zambuto perchè dietro Pennica c’era Alfano. E’ una scusa bella e buona per sottomettersi sempre e comunque a chi detiene il potere.
Vi era Lo Bello ma dietro, dicevano, c’era Di Mauro e Cimino.
Vi era Carta, persona perbene e preparata, ma non era votabile perchè non faceva parte del sistema di potere;la verità è che gli agrigentini siamo masochisti: nonostante avessimo verificato l’inconsistenza amministrativa di Zambuto, la sua politica ondivaga che lo ha portato a cambiare decine di assessori, nonostante non avessse meritato nulla nella sua azione abbiamo deciso che doveva essere di nuovo sindaco, ed abbiamo cercato tutte le scuse possibili per votarlo.
Diciamoci la verità: questo popolo ha quello che si merita: la società civile agrigentina non è migliore dei politici che elegge. Lo vediamo tutti i giorni quando sporchiamo, quando non rispettiamo il codice della strada, quando non rispettiamo le persone sfortunate.Ma lo dimostriamo ancor di più quando andiamo alle urne: nonostante possiamo liberarci di tutti quei politici che critichiamo 365 giorni l’anno, nel segreto delle urne, che ci dovrebbe rendere liberi, gli diamo regolarmente il voto( ricordate Piazza? ebbe il 75% dei voti ma non aveste trovato un suo elettore nemmeno a pagarlo oro).
Io sinceramente non riesco a dare una spiegazione razionale a questa anomalia , forse lo potrebbe fare qualche psichiatra !
ZAMBUTO E’ IL SINDACO PEGGIORE D’ITALIA . PECCATO CHE LA MAGGIOR PARTE DEGLI AGRIGENTINI BEFFATI NON SI SONO ACCORTI DELLA SUA FACCINA D’ANGELO E LO SPIRITO DA DIAVOLO : HA AUMENTATO L’IMU COME SE IL COMUNE FOSSE PROPRIETARIO DELLE NOSTRE CASE ED AVEVA DETTO IN CAMPAGNA ELETTORALE TUTTO IKL CONTRARIO CIOE’ RIDURRE L’IMU . BEN CI STIA AGLI AGRIGENTINI LA MAGGIORANZA CHE L’HANNO VOTATO , ADESSO NESSUN PARLI …STIA ZITTO E LA PIGLI NEL POPO’.
SIGNORE DEL GIORNALE IO SONO DELA TUNISIA E TRAVAGLIO AGRIGENTO CON MIA FAMILIA E AGRIGENTO UGUALE TUNISI . LA STESSA COSA CREDIMI – LA STESSA ITENDICA COSA . IO E MIA FAMILIA TORNO TUNISI QUA POCO LAVORO E NON MANGIARE . COMUNQUE AGRIGENTO BELLA MA MORTA
MOAMHED CAMAL