Da mesi anticipavamo la nascita di correnti centriste che avrebbero portato alla formazione di nuovi soggetti politici.
Un’esigenza dettata dagli accadimenti di carattere nazionale e regionale, che è da preludio ad una nuova fase politica.
Fermenti che hanno portato i big centristi a ricucire con il territorio, marcando la loro presenza negli enti locali.
Tornano a farsi sentire nomi locali, quale quello dell’onorevole Mannino, ma anche di soggetti che provano un rinnovato interesse per Agrigento, come Francesco D’Onofrio, il quale ha già riallacciato i contatti con i vecchi amici di un tempo.
Tra le nostre anticipazioni, quella di un possibile collaudo sotto forma di movimenti e/o associazioni.
Mentre in molti sorridevano delle nostre strampalate opinioni che sul giornale traducevamo in anticipazioni di carattere politico, le creature cominciavano a prender forma.
Oggi, dopo la nascita annunciata da un comunicato stampa del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, la verità è innanzi gli occhi di tutti.
Il fatto più curioso, è quello di futuri possibili accordi, che vedano la nuova corrente governare in enti locali insieme a gruppi misti come l’Alfano-Di Mauro, mentre in altri, la stessa sarebbe in netta contrapposizione.
Il ritorno alla vecchia politica della DC, che in queste cose è stata insuperabile maestra.
Questo il comunicato odierno di “Patto per il territorio”:
I consiglieri provinciali Giovanni D’Angelo, Riccardo Gallo, Rosario Marino e Matteo Ruvolo hanno deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare con la denominazione “Patto per il territorio” .
La ragione di ciò è dettata dalla volontà e dalla speranza di farsi portavoce delle istanze territoriali, con un diretto e reale coinvolgimento dei cittadini delle nostre comunità locali.
Proprio tali aspettative – sostengono i citati consiglieri – sono state disattese: la mancanza di dibattito, di dialettica, di partecipazione della base nei processi decisionali che, lungi dall’essere concordati e concertati in maniera democratica, vengono, di volta in volta, imposti dall’alto.
La scelta di dar vita ad un nuovo gruppo non va intesa come atto di sfiducia o di polemica nei confronti del Presidente D’Orsi al quale si garantisce una collaborazione in maniera più determinante e proficua rispetto a quanto finora avvenuto. Con questa nuova decisione si vuole invitare l’Amministrazione provinciale e gli altri consiglieri a riprendere le fila del dialogo, della collaborazione e di un più ampio coinvolgimento, necessari ad una svolta e ad un’opera di reale rilancio per la ripresa dello sviluppo del territorio della provincia agrigentina.
“Con questa nuova decisione si vuole invitare l’Amministrazione provinciale e gli altri consiglieri a riprendere le fila del dialogo, della collaborazione e di un più ampio coinvolgimento, necessari ad una svolta e ad un’opera di reale rilancio per la ripresa dello sviluppo del territorio della provincia agrigentina”
Illustre direttore é da 50 anni che sento ripetere le stesse parole.Siamo veramente arrivati!!!
Se il dott.Settimio Cantone gli piace fare politica lo puo’ fare anche da semplice cittadino senza essere ASSESSORE nessuno glielo vieta .Aveva ragione il SENATORE GIULIO ANDREOTTI quando diceva che il potere logora chi non ce l’ha !!!!!!
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe
Il centrodestra è alla frutta.Tutto viene personaLIZZATO.!!