Aragona (Agrigento): Ma quanto costano ai cittadini le commissioni consiliari; e per produrre cosa? Domande legittime, dopo che nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del 31 gen. 2012. il sindaco Alfonso Tedesco, nel replicare al consigliere Biagio Bellanca sul numero degli assessori comunali e i loro costi, aveva tirato in causa l’operato delle commissioni consiliari e le loro ingiustificabili spese. Un argomento da approfondire secondo Tedesco, per capire realmente quali i benefici e quali i costi.
Un sasso lanciato nello stagno, quello del sindaco, destinato a restare solo tale, visto che a seguito della nostra richiesta a voler concedere una breve intervista, Tedesco ha declinato giustificando il rifiuto con la sua volontà a non voler fare polemica.
Ma delle commissioni consiliari, o meglio del loro elevato costo, ne aveva già parlato l’assessore Filippo Gandolfo il 13 dic. 2011 nel corso di una riunione pubblica sulla “mensa scolastica”. Gandolfo, spiegando ai presenti che l’amministrazione si stava adoperando per l’introduzione dell’ISEE quale strumento di equità sociale nella fruizione del servizio mensa scolastica, lamentò: “il Consiglio comunale ha delle commissioni che si occupano di queste cose: si occupano dell’acqua, si occupano della spazzatura, si occupano della mensa e si occupano anche di altri problemi. Da parte di queste commissioni, che nel corso di un anno ci sono costate qualcosa come 90.000€ e c’è un gettone di presenza di 30€ (per ciascun componente –ndr), non è uscita mai una proposta”. Eccezion fatta per quella sulla nettezza urbana, che l’assessore giudica “qualcosa di grazioso”.
“Qualcosa di grazioso” per la modica cifra di 90mila euro, ci sembra davvero esagerato. Per dovere di cronaca, con richiesta protocollata il 25 gen. 2012, ricordiamo che il nostro giornale ha chiesto al Presidente del Consiglio comunale di Aragona, e per conoscenza al presidente di ciascuna commissione consiliare, di poter visionare i verbali di tutte le commissioni consiliari per l’anno 2011 per potere informare i lettori su quanto ci sia di vero in un’unica proposta “graziosa” costata ai cittadini ben 90mila euro.
Ad oggi, restiamo in fiduciosa attesa di una risposta che non ci è ancora pervenuta…
Totò Castellana
Mica so fessi quelli li’,lanciano le accuse ma si tirano indietro! si riempiono la bocca con la parola legalità ma nel frattempo non sono trasparenti.Tappezzano le strade con manifesti propositivi e lasciano nell’incuria quel poco che rimane.Parlano dei giovani ma li lasciano fuori.parlano,parlano,parlano una domanda sorge spontanea -questi ogni tanto lavorano per il paese?-
…. e vorrei ricordare che l’attuale presidente del consiglio comunale vorrebbe proporsi per una candidatura a sindaco … come dire…. “chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto”….
Io aggiungerei “fedele nei secoli”……Sveglia aragonesi questa volta cercate di ragionare con la vostra testa “se potete”!
Come al solito i qualunquisti in questo momento di crisi fanno di tutta l’erba un fascio.
Il signor gionalista dovrebbe scendere nel dettaglio e verificare quali commissioni hanno effettivamente svolto il loro compito assegnatogli dallo statuto comunale “vale a dire indirizzo e controllo dell’operato dell’Amministrazione” e quali invece no.
Per conto mio posso solo difendere l’operato della commissione di cui mi onoro di farne parte come presidente “III commissione consiliare Lavori pubblici e urbanistica” .
Nel 2012 su richiesta del Sindaco ho convocato la commissione due volte e all’ordine del giorno vi era il progetto dell’ampliamento del cimitero un atto atteso da circa 20 anni.
La commissione ha esaminato il piano redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale in particolare dall’Arch. Rosario Monachino (al quale devo fare un paluso per il lavoro svolto assieme al suo ufficio) che prevede la realizzazione di 2200 nuovi loculi e oltre 2000 gentilizie.
Tale piano permetterà di non avere per i prossimi 20 anni i problemi di carenza di posti al cimitero che si sono registrati negli ultimi anni.
Sono a completa disposizione di chiunque voglia leggere i verbali della Commissione da me presieduta per rendere pubblici quanto operato da questa commissione .
Cordiali saluti
Francesco Maria Morreale Consigliere Comunale
Ringrazio il consigliere Morreale per l’opportuità che mi dà di precisare – semmai non fosse abbastanza chiaro nell’articolo – che, nel tentativo di fare chiarezza evitando di fare di tutta l’erba un fascio, è stata presentata il 25 gen. 2012 la richiesta per poter visionare tutti i verbali del 2011 di ciascuna commissione consiliare.
Ci lascia perplessi il fatto che eventuli accuse vengono rivolte a noi, che ci siamo semplicemente limitati a riportare quanto accaduto o dichiarato, e non a chi tali accuse le ha mosse.
Cordialità
Totò Castellana
Anche se il fascio al quale si riferisce il consigliere Morreale non è quello Littorio, sento anch’io il dovere di intervenire per fare, lo spero , estrema chiarezza su di un argomento che potrebbe prestarsi facilmente a speculazioni. E lo faccio avendo la consapevolezza di quello che scrivo atteso che, per il fatto di far parte di tre commissioni consiliari e di essere assiduamente presente in consiglio comunale, risulto essere il primo per gettoni di presenza percepiti.
Ma andiamo con ordine.
Se il Sindaco frequentasse di più i locali comunali e fosse regolarmente presente alle riunioni di commissione alle quale risulta regolarmente convocato, forse si accorgerebbe dell’utilità delle stesse e del reale rapporto tra costi e benefici.
Infatti è proprio per il lavoro meritorio delle commissioni che si è potuto mettere mano alla revisione di quasi tutti i vecchi regolamenti comunali che disciplinano diversi settori e la cui iniziativa di revisione, nell’inerzia dell’Amministrazione, è partita proprio dalle commissioni.
Altra attività meritoria è quella relativa alle diverse fasi che hanno contraddistinto la progettazione e l’esecuzione dei lavori pubblici sotto quest’Amministrazione.
Una visitina ai minialloggi di proprietà comunale, alla piazza Madrice, ai lavori di sistemazione del tetto della palestra della scuola Fontes Episcopi, ai lavori di bitumatura delle strade ecc,ecc può rendere al meglio l’idea delle “scoperte” che si sono realizzate attraverso il lavoro delle commissioni.
Detto quanto sopra bisogna affrontare il problema dei costi chiedendosi se quelli indicati dall’Assessore Gandolfo siano o meno esatti.
La risposta sta nel ruolo che lo stesso assessore riveste all’interno della Giunta Tedesco e cioè quello di assessore anziano, che, a differenza del consigliere anziano che è tale in ragione dei voti riportati, fa riferimento all’età dello stesso.
Ed è solo facendo riferimento a questo impietoso dato, con i vuoti di memoria che caratterizzano gli ” anziani”, che si può scusare la “sparata” circa il costo delle commissioni pari ad euro 90.000.
Peraltro sarebbe bastato consultare la nota redatta dal dottore Buscemi circa il costo dei gettoni di presenza, per le sedute di consiglio comunale e di commissioni, liquidati nel 2010, per avere il dato certo che gli stessi sono stati pari a circa 40.000 euro e cioè meno della metà di quanto asserito dall’assessore Gandolfo.
Altro elemento che doveva far riflettere lo stesso Gandolfo, che per un certo periodo è stato pure assessore al bilancio, è quello riportato nel Bilancio di previsione per l’anno 2011 dove alla voce ” Indennità al sindaco ed assessori e consiglieri comunali” (capitolo 10) vi è prevista una somma pari a € 128.000.
Se fosse stata vera la cifra attribuita dall’assessore Gandolfo per il pagamento dei gettoni di presenza pari a e 90.000, se ne deduce che per il pagamento dell’indennità del Sindaco e dei 7 assessori sarebbe rimasta una somma pari ad € 38.000 assolutamente insufficente per poter liquidare agli stessi quanto dovuto, atteso che ci sono assessori il cui costo per 10 mesi si è attestato ad oltre 10.000 euro, comprensivi naturalmente del rimborso dovuto ai rispettivi datori di lavoro.
Nel rimanere a disposizione per eventuali chiarimenti su quanto sopra riportato, che ritengo soddisfi appieno quanto lamentato dall’ottimo Totò Castellana, colgo l’occasione per un cordiale saluto.
Biagio Bellanca
Dopo tutti questi articoli e svariati commenti che negli ultimi mesi ho letto, credo proprio che la libertà di parola è data ad aragona soltanto a pochi, e più il tempo passa, l’arroganza e la presunzione dell’amico Biagio mi sembrano quelli dell’Arnone agrigentino, non è che sono diventati amici vista la vicinanza familiare?
Biagio Biagio sei bravo a parlare soltanto adesso, dove eri quando sindaco di Aragona lo eri tu? Circondato da parenti?
Con Osservanza
“Dopo tutti questi articoli e svariati commenti che negli ultimi mesi ho letto, credo proprio che la libertà di parola è data ad aragona soltanto a pochi“.
Gent.mo Sig. Benito, mi basterebbe questa sola affermazione per trovare 100 motivi che m’indurrebbero a non rispondere neppure, ma, nonostante ciò, il mio dovere nei confronti dei lettori mi impone di fare chiarezza in merito alla pluralità dell’informazione che questo giornale ha sempre portato avanti.
Si è mai chiesto quale sia la ragione per la quale articoli, dichiarazioni e commenti, a suo dire, vedrebbero protagonisti soltanto taluni soggetti?
Pensi per un attimo al semplice fatto che lei per primo, anzichè inviare un comunicato, rilasciare dichiarazioni (sempre che ne abbia titolo) firmarsi come fanno altri, preferisce usare il solo nome (vero o falso, non ci è dato sapere), per postare un breve commento.
In futuro, prima di scrivere divertenti castronerie sul fatto che ad Aragona questo giornale dà parola solo a pochi, quantomeno s’informi se è mai accaduto che non sia stato dato spazio a un comunicato stampa o se è mai accaduto che non sia stata concessa un’intervista a chi ne abbia fatto richiesta.
C’è un detto siciliano, che sono certo ben conosce, che testualmente recita: “Testa ca nun parla, si chiama cucuzza“.
Anche di questo, vuol dare la colpa al giornale?
Cordiali saluti
Gian J. Morici
Buonasera direttore,
lei ha frainteso quando parlo di libertà di parola come da mio commento “credo proprio che la libertà di parola è data ad aragona soltanto a pochi” mi riferisco nel paese di Aragona non nella sua testata.
Con osservanza.
Buonasera Sig. Benito,
la ringrazio per la precisazione che toglie di mezzo qualsiasi eventuale dubbio sulla correttezza con la quale diamo voce a chiunque ce la chieda.
Mi spiace per il malinteso, ma, forse non tutti i mali vengon per nuocere e anche questo serve a fare chiarezza e a conoscerci meglio con i nostri lettori.
Cordialmente
G. J.
Mah? ho un dubbio “la libertà di parola si da’ o la si ha??? “Per me è fondamentale, perchè solo se si ha la libertà di parola ,espressione si è in democrazia!questa mi è nuova “ad Aragona è data a pochi”??? che principio viene dato alla libertà???? chi ha il potere di dare la libertà di parola????qualcuno mi puo’ spiegare?? Grazie.
@tatiana anche tu hai diritto e libertà di parola e lo eserciti benissimo. Hai anche diritto di partecipare alla vita politica come stai facendo scegliendo di candidarti.
Ti faccio un enorme in bocca al lupo per la campagna elettorale!!!
Sua eminenza riscelier mi candido???! o mi sta proponendo di candidarmi magari con Lei???? se c’è lei come posso dirle di no??già il suo nome è tutto un programma!! 🙂
Come in ogni discussione in Italia ci sono sempre due verità, ma il perno della discussione come dall’impeccabile articolo di Totò era l’inutilità delle commissioni consiliari aldilà dei 90 mila euro o meno se sono inutili qualsiasi importo è superfluo. Il resocondo di Biagio quasi quasi mi fa venire l’idea di eliminare il Sindaco e gli Assessori e ci teniamo le commissioni consiliari, ci costano anche meno.
Biagio attacca il Sindaco dei costi esosi degli assessori e il Sindaco si difende con le commissioni consiliari chi dei due avrà ragione? Penso proprio che non facendo nulla tutti e due sono inutili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ho alcuna difficoltà a rispondere alla domanda posta dal signor Benito circa dove fossi quando ero sindaco.
Ero in municipio, a fare il sindaco, cercando di risolvere le problematiche dei cittadini che oggi invece non trovano alcun interlocutore.
Detto quanto sopra mi preme specificare che un mio amico non si celerebbe dietro l’anonimato atteso che il mio intervento altro non era che una doverosa puntualizzazione circa il problema sollevato.
Quanto poi al paragone con ” quell’Arnone agrigentino” credo che Benito sia assolutamente fuori rotta in quanto i termini arroganza e presunzione non mi appartengono. Mi piacerebbe invece avere notizie circa i parenti dei quali sarei stato circondato. Nell’attesa, credo che il misteso dietro il quale si cela Benito è nel lavoro che lo stesso svolge!!! Cordiali Saluti.
Biagio Bellanca
Biagì come sempre sei enigmatico. Io non c’ho capito molto di quello che hai scritto ma solo poche cose… ad esempio quando riporti: “Nell’attesa, credo che il misteso dietro il quale si cela Benito (è nel) lavoro che lo stesso svolge!!! Cordiali Saluti”.
Ecco! ho capito solo Enel e risottolineo Enel 🙂 🙂
Che la luce ci illumini