Quando il Sindaco di Agrigento ritiene di scagliare le incertezze del suo orizzonte politico sul Segretario Nazionale del PDL – per allontanare le attenzioni della gente della nostra città dalle oggettivamente riconosciute inefficienze della sua amministrazione – compie due errori politici.
Il primo é quello di separare definitivamente il suo percorso politico da quello di un possibile modello del Partito Popolare Europeo dentro il quale vi é con il PDL proprio l’UDC dove – al momento – egli dichiara di militare.
Il secondo riguarda la singolare quanto imperdonabile coincidenza “fattuale” della ripresa “bellica” dello stesso Sindaco con lo “sfilarsi” di ex militanti del PDL “folgorati” dai grandi risultati ottenuti da una Amministrazione che in questi 4 anni si é distinta per la perenne trasformazione.
Continuo ad attendere, in ogni caso, il Sindaco di Agrigento a Bruxelles – dove ieri abbiamo incontrato funzionari della Banca Europea degli Investimenti con il Sindaco di Favara e l’Amministrazione del Comune di Canicattì – e dove avrebbe dovuto esserci lo stesso Sindaco di Agrigento già nel giugno del 2011.
Anche in quel periodo, però, il Sindaco ha ritenuto rimanere in città per formare la quella stessa Giunta che oggi, in buona parte, sembra volere dissolvere a distanza di pochi mesi.
Auguro al Sindaco di Agrigento buona fortuna, così come auguro le migliori fortune a chi – rimanendo incollato alla poltrona dichiarando di sostenere il Sindaco che non più tardi di sabato scorso aveva annunciato di cacciarlo dalla Giunta – ha saputo dimostrare, meglio di ogni altra parola o gesto, quanto é in lui alto e profondo il valore dell’amicizia.