ROMA, 5 NOV. – “Gli errori marchiani inanellati da Salvini e dal carrozzone rimesso in piedi da lui stesso, culminati nell’altolà della Corte dei Conti alla delibera del Cipess, speravamo potessero far riflettere Giorgia Meloni sull’opportunità di andare avanti in questa avventura così sgangherata e accidentata del ponte sullo Stretto. Del resto, per arrivare a questo punto, il governo ha dovuto fare “poltiglia” delle procedure. Ed è arrivato a mettere il paese di fronte a procedure d’infrazione Ue certe. Non parliamo poi dei piani finanziari non chiari, dei nodi geologici non sciolti, dei numeri a casaccio su posti di lavoro e pedaggi: sarebbe vilipendio dell’intelligenza dei cittadini. Oggi scopriamo che Meloni ha sì riflettuto, ma nel modo sbagliato: siccome l’inettitudine di Salvini ormai è talmente palese da mettere in crisi il governo, il dossier “Ponte” trasloca a Palazzo Chigi. In parole povere, non ci si ferma un attimo a ragionare: con la farsa si va avanti, con buona pace di siciliani e calabresi uniche vittime di tanta incapacità. Tutto questo mentre ogni giorno sui treni si registra il calvario, e con l’aggravante che al Senato si sta discutendo una manovra che definanzia opere cruciali. Che obbrobrio”. Così in una nota la capogruppo M5s in comm. Ambiente-Infrastrutture alla Camera Daniela Morfino.