Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani in occasione della Giornata Mondiale del vivere insieme in Pace, che si celebra il 16 maggio, intende condividere un pensiero di speranza, di progresso e di pace per un futuro migliore.
La giornata celebrativa è stata istituita l’8 dicembre 2017 dalla risoluzione 72/130 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che volle dedicare un giorno all’anno all’inestimabile valore della Pace tra i Popoli. Questo giorno infatti intende sottolineare con fermezza che la Pace non è solo assenza di conflitto, ma un processo partecipativo di crescita finalizzato al dialogo tra i popoli e di conseguenza alla comprensione reciproca e al superamento dei conflitti.
Alla base di questo giorno così importante per tutti i popoli c’è il pensiero che ogni essere umano ha il diritto di vivere liberamente, ciò vuol dire vivere in un mondo in cui i diritti umani di tutti siano riconosciuti e rispettati. Inoltre, fondamentale ogni 16 maggio è riuscire a porre l’accento sulla questione legata al senso di responsabilità di tutti gli uomini e di tutte le donne chiamati a partecipare nella costruzione di un futuro più pacifico e inclusivo. Le guerre che ancora devastano molti Paesi dimostrano che la strada che abbiamo davanti, prima di raggiungere l’obiettivo della pace, è ancora molto lunga e complessa. Attualmente si registrano oltre 147 mila eventi di conflitti armati nel mondo e almeno 167.800 vittime. Ben 50 Paesi sono caratterizzati da conflitti definiti come “estremi” (ASVIS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).
Per tale ragione in occasione della Giornata mondiale del vivere insieme vengono promossi eventi pubblici per discutere del tema della coesistenza. Inoltre si promuove la tolleranza a tutti i livelli e attraverso attività di sensibilizzazione, come ad esempio dibattiti, conferenze, seminari, mostre e spettacoli musicali e teatrali; un supporto importante ed efficace arriva anche dal cinema, ovviamente, che narra un mondo possibile anche attraverso storie di sofferenza e guerre.
La giornata mondiale si propone di sensibilizzare certamente la popolazione, ma in modo particolare i leader spirituali e i governanti affinché possano fare tutto il possibile per orientare il mondo verso la pace.
La Pace è un valore, e come tutti i valori si costruisce giorno dopo giorno dentro noi e insieme agli altri, collaborando come un’unica comunità di essere umani che si riconoscono ognuno nell’altro. Per arrivare a questo agognato traguardo occorre lavorare tanto e bene, occorre promuovere l’espressione di opinioni diverse, occorre promuovere la cultura della solidarietà umana e della riconciliazione nella vita di tutti i giorni, occorre promuovere la cultura della colomba bianca di pace.
La colomba con il ramoscello d’ulivo è un simbolo antico che compare nella Genesi contenuta nella Bibbia. E ancora una colomba ha riempito i muri delle città europee a metà del ’900, dopo uno schizzo di Pablo Picasso del 1949. L’ONU, fedele a questo simbolo di pace ormai accolto e riconosciuto da tutti, ha scelto per l’obiettivo 16 dell’Agenda 2030 (finalizzato a ottenere società pacifiche e inclusive entro la data indicata dall’agenda) ancora una volta una colomba su uno sfondo azzurro. E il CNDDU, in linea con tutti questi precedenti illustri, intende consegnare idealmente il simbolo della colomba bianca a tutti gli uomini e a tutte le donne di pace, agli studenti e alle studentesse della scuola italiana che, ogni giorno nelle loro aule con l’aiuto dei docenti, non imparano solo il teorema di Pitagora, il genitivo sassone, l’analisi del periodo e tanto altro, ma imparano anche a crescere come cittadini portatori di valori umani indispensabili per vivere insieme in comunità.
“Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontate le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico” (Papa Francesco).
La Pace è una condizione sociale, relazionale e politica di armonia che deve essere perseguita costantemente, è una condizione di benessere interna all’uomo il quale per natura deve ripudiare la guerra.
“La Pace è artigianale, perché la costruiamo con i nostri gesti”.
La Pace è la condizione più intelligente per il genere umano e per lo sviluppo sostenibile delle società.
La Pace è anche Fabiha Islam, un’alunna straordinaria che vive a 968 km da me e che ha realizzato con impegno e convinzione la locandina, Bianca colomba, abbinata a questo comunicato con il quale docenti e alunni vi stanno dicendo: cessate le armi!