Saranno le fresche acque sanleonine il volano economico della nostra città, ma chi stesse pensando al turismo, sarebbe completamente fuori strada.
Oggi, sarà la giornata dello “sputtanamento arnoniano” (leggi qui), al quale avremmo potuto rispondere partecipando alla conferenza stampa indetta dall’ormai arcinoto consigliere.
Un errore imperdonabile, visto che non è lui l’interlocutore di quanti chiedono semplicemente di poter fare un bagno senza doversi immergere nel bel mezzo di scarichi fognari.
Arnone, come sempre, nel rispondere al posto di un sindaco ormai quasi inesistente – è al sindaco che era rivolta la richiesta -, passa alla difesa d’ufficio di una nota azienda agrigentina, accusando di distruggere l’immagine di Agrigento, tutti quei cittadini, rappresentanti del mondo della politica e giornalisti (di questi ultimi, in verità ben pochi…), che stanchi di non poter godere della località balneare di San Leone, hanno il coraggio e la dignità di protestare.
Un’accusa, prevalentemente fondata sul fatto che immagini e filmati pubblicati da quei giornali online che, non dovendo nulla al consigliere-ambientalista, rappresentano le poche voci libere dell’informazione agrigentina.
Anche questo è un aspetto del quale torneremo presto a parlare, spiegando ai nostri lettori il perché avvengano determinati fatti nel mondo dell’informazione della nostra città.
A differenza di Arnone, non è nostro costume utilizzare il colorito linguaggio dello “sputtanamento” e lo invitiamo pertanto ad un brindisi con quella che potrebbe essere la vera risorsa economica della nostra città.
Pare infatti, che le prossime bottiglie di Selosse Substance e di Paul Barà special Cuvee, verranno imbottigliate ad Agrigento con la produzione del 13 maggio 2011.
Assicuratevi che l’etichetta porti questa data e non quella del 9 luglio quando il prodotto disponibile non era più lo stesso, così come avranno modo di verificare oggi i giornalisti che parteciperanno al sopralluogo.
Per vedere il luogo d’imbottigliamento e il prodotto allo stato naturale, cliccate qui.
Sarà stato questo il motivo che ha spinto Arnone ad indire una conferenza stampa e relativo sopralluogo, soltanto 20 giorni dopo che i fatti venivano denunciati all’opinione pubblica?
Cin cin consigliere Arnone. Ancora una volta, non possiamo che lasciarla brindare alla sua salute.
Ci perdoni se non le teniamo compagnia brindando con lei, ma il nostro stomaco non si è ancora abituato a simili delizie…
Gian J. Morici
I guai per la fascia costiera di San Leone sono 3: Il depuratore che non esiste; il sindacuzzo Zambuto che non esiste,unitamente alla sua Giunta, con l’assessore Buscaglia in testa, che hanno deciso di recitare il ruolo di conigli dentro la tana, in quanto ostaggio di Arnone; Arnone che, al contrario, esiste sempre, ma a sproposito. Ma LA VERA CALAMITA’ non è tanto Arnone che, se privato della emittente televisiva e del sito web a suo servizio,non esisterebbe più, QUANTO INVECE LA PRESENZA, O FORSE MEGLIO L’ASSENZA, DI UN SINDACO CHE GLI CONSENTE DI FARE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. QUANDO CI LIBEREREMO DI LUI E LO SOSTITUIREMO CON UNA PERSONA “DI CARATTERE”, ARNONE SPARIRA’ AUTOMATICAMENTE.
I problemi sono tanti. Non scordiamoci che non è solo Agrigento che versa a mare la fogna, ma anche gli altri paesi della provincia che non hanno un depuratore ( Menfi, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Favara e Palma di Montechiaro) e ancora peggio non dimentichiamo il fiume Akragas, che di acqua di sorgente ha ben poco…! La lotta la vedo lunga e difficile… Cmq bisogna accettare la sfida di analizzare l’acqua, ma non dove e quando dice lui!