Armando Genazzani (EMA) a 24Mattino su Radio 24: “vaccini, Johnson&Johnson in dirittura d’arrivo, dopo Pasqua autorizzazione per Curevac e Novavax”
“Il vaccino di Johnson&Johnson è in dirittura d’arrivo e nei primi 15 giorni di marzo potrebbe arrivare la decisione dell’Ema, ci sono poi i vaccini Curevac e Novavax che hanno iniziato il loro iter autorizzativo con le rolling reviews, si stanno infatti fornendo i dati ed hanno attivato procedura, l’autorizzazione potrebbe arrivare dopo pasqua o giù di lì”. Lo ha detto Armando Genazzani, professore di Farmacologia all’Università del Piemonte Orientale, membro del Chmp di Ema e nella commissione tecnico scientifica di Aifa, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24.
“Vaccini, Sputnik ancora in fase preliminare”
Vaccino russo “vi sono degli incontri in corso ma non è ancora cominciato l’iter autorizzativo formale per il Sputnik- V” – afferma Armando Genazzani – “Prima di iniziare bisogna controllare i siti produttivi che non sono dentro la Comunità europea, è una cosa che si fa con tutti i vaccini, che siano in Russia, negli Stati Uniti o nel resto del mondo, quindi siamo ancora in fase preliminare non di sottomissione del dossier”.
“AstraZeneca ok per tutti, allocare il giusto vaccino alle giuste persone”
AstraZeneca “è un vaccino che può essere utilizzato in tutti i pazienti adulti dai 18 anni, sia secondo autorizzazione di Ema che di Aifa” – prosegue il professore di Farmacologia all’Università del Piemonte Orientale – Per motivi organizzativi e avendo a diposizione più vaccini si può scegliere di somministrare quello di AstraZeneca, più maneggevole, alle fasce di popolazione più esposte ma meno a rischio di covid grave e dare gli altri due vaccini a mRNA alle popolazioni più a rischio di covid severo. Non c’è nessuna controindicazione per gli over 80 si tratta solo di allocare il giusto vaccino alle giuste persone”.
“Ipotesi singola dose per chi ha già avuto virus”
“Si può immaginare che basti una sola dose di vaccino per chi ha avuto il covid sintomatico e ha fatto tampone, chi ha già visto il virus e ha bisogno solo di un ricordo. Ci sono dati, non ancora completi, che stanno suggerendo questa strategia”.
“Vaccini, uso di una sola dose non autorizzato – parlarne oggi non ha senso”
Vaccini, l’uso di una sola dose “non è autorizzata, sono autorizzate le due dosi, a distanza di tre mesi per Astrazeneca e 21 giorni per gli altri due vaccini (Moderna e Pfizer)”. Lo ha detto Armando Genazzani, professore di Farmacologia all’Università del Piemonte Orientale, membro del Chmp di Ema e nella commissione tecnico scientifica di Aifa, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “In Inghilterra in un momento cruciale si è deciso di somministrare quante più prime dosi possibile, perché dopo una singola somministrazione vi è una parziale copertura, ma la possibilità di ammalarsi si abbassa con la seconda dose. In una fase complicata di una pandemia si può dunque immaginare di coprire tutti parzialmente invece che la metà meglio. Questa possibilità riguarda soprattutto quello di AstraZenecala cui seconda dose va somministrata dopo tre mesi, parlarne oggi non ha senso”.