Sì, il Ministero della Salute ha deciso di aiutarvi. L’epidemia di Coronavirus, oltre ai contagi e, purtroppo, i numerosi decessi, sta continuando a mietere vittime in maniera silente. Un’epidemia i cui danni sono meno evidenti e forse poco attenzionati dai media, è quella che quotidianamente abbiamo sotto gli occhi senza che ce ne accorgiamo. Eppure sarebbe sufficiente uno sguardo ai post che pubblichiamo sui social, ai pochi incontri che facciamo quando siamo costretti a uscire per far la spesa, per renderci conto della strage di cervelli in atto. Colpevoli le ansie, le paure, i disturbi dell’umore, le perdite relazionali e il senso di isolamento, il Covid-19 sta facendo emergere disturbi bio-psico-sociali pericolosi tanto per chi li manifesta quanto per chi ne subisce indirettamente le conseguenze.
Abbiamo visto persone vestirsi da Tirannosauro Rex per andare a far la spesa. E poco ci manca che non sbranino chi incautamente osi avvicinarsi a meno di 180mt. È l’effetto della paura di contrarre il virus, rispetto la quale a nulla sembrano valere i dispositivi individuali di protezione (mascherine e guanti) il lavarsi spesso le mani, la distanza dagli altri. Persone che fino a ieri non avremmo mai sospettato capaci di simili comportamenti vista l’aspettativa che avevamo di un loro perfetto funzionamento mentale. Se non sconfiggeremo presto questo nuovo virus, assisteremo alla realizzazione di rifugi antiatomici come soluzione abitativa nel breve e nel medio termine per evitare la contaminazione. È questo è soltanto uno degli aspetti – neppure il peggiore – di un fenomeno complesso che anche nei secoli scorsi ha suscitato l’attenzione di medici, sociologi e letterati.
Poi ci sono loro. Quelli che non credono al virus, quelli che però quando escono indossano uno scafandro da palombaro che le mascherine e i guanti sono l’equipaggiamento minimo per passare da una stanza all’altra di casa. Ma questo non lo diranno mai. Loro, i leoni da tastiera che per sentirsi forti postano qualsiasi idiozia che nega ogni evidenza. Loro, quelli che vedono in chiunque la pensi diversamente il nemico, quelli che soffrono di persecuzioni paranoiche, quelli che spingono gli altri a non rispettare le determinazioni assunte dal governo; loro, quelli che istigano a reagire contro gli sgherri, contro i nazicomunisti, cioè contro le forze dell’ordine, che a volte possono anche sbagliare ma di cui la gran parte non merita certo attacchi e insulti sol perché – anche a rischio della propria incolumità – cercano di far rispettare le leggi.
Le leggi, già, quelle leggi di cui “loro” sanno tutto, tranne il fatto che spesso le violano con i loro post e che solo per pietà o per fortuna non sono chiamati a risponderne in un’aula di tribunale. Loro, quelli che non credono ai morti, quelli del “è soltanto un raffreddore”. Come si fa a definire un raffreddore quello che si porta via più persone di una stessa famiglia? A quanti altri raffreddori possiamo attribuire lo stesso fatto? Loro saranno la mandria di bufali che non appena ci sarà la possibilità di tornare a una vita quasi normale, manderanno in fumo tutti i sacrifici fatti fino ad adesso. Loro sono quelli che più di tutti hanno bisogno di essere aiutati, poiché le turbe che manifestano hanno componenti multifattoriali – certamente pregresse alle perdite relazionali e al senso di isolamento dovuto all’epidemia – che in futuro non potranno che aggravarsi.
Trattandosi di un problema di salute pubblica, da oggi il Ministero della Salute e Dipartimento Protezione Civile hanno aggiunto un importante strumento per combattere le conseguenze di #Covid19, attivando il numero di supporto psicologico 800.833.833, curato da professionisti specializzati
Il numero è gratuito, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24 e raggiungibile anche dall’estero allo 02.20228733.
Ma andrà tutto bene! A parte i morti, a parte l’economia. Un accidenti, andrà tutto bene! Di queste migliaia di paranoici-schizofrenici, cosa ne facciamo? Vivere in un Paese normale, tra gente normale che comprende la necessità di affrontare questo difficile momento senza andar fuori di testa, no?
Gian J. Morici