Bene, anzi no, male. Com’era prevedibile il Coronavirus ha fatto la sua comparsa nel nostro paese, dimostrando, se mai fosse necessario, come l’Italia non sia in grado di affrontare una qualsiasi avversità, se non esprimendo quanto di peggio e di più stupido possa esserci in un popolo.
Soltanto pochi giorni fa avevo scritto di come l’epidemia di Coronavirus che sta scuotendo il mondo avesse portato a nuovi episodi di xenofobia, che ci hanno fatto dimenticare il nemico-immigrato africano o arabo, per lasciare posto al cinese, “vettore del virus”, mentre lo “sciacallaggio mediatico” trovava nuove forme di business, riservando ai soli abbonati di alcune testate giornalistiche gli articoli utili a capire le dinamiche del contagio, i sintomi della malattia, la prevenzione, buttando, squallidamente, tutto in soldoni.
Mentre c’era chi auspicava che il virus arrivasse in Africa, risolvendo così il problema dell’immigrazione – dimostrando una crudeltà degna delle peggiori belve e tutta la stupidità di chi non è in grado di comprendere le catastrofiche conseguenze che ne deriverebbero, in primis per noi italiani – il Coronavirus arriva in Italia, trasformandola, nel giro di poche ore, nel paese con il maggior numero di contagi in Europa.
Ed è subito bagarre, tweet, accuse, soluzioni impensabili e improponibili. Dallo sciacallaggio mediatico ci si sposta sullo sciacallaggio politico, senza neppure che ci si renda conto che eventuali responsabilità stanno nella mancata informazione che avrebbe potuto aiutare a circoscrivere i focolai dell’epidemia.
A Vo’ Euganeo, in Veneto, dove si è verificato il primo decesso a causa del virus, dalla stampa apprendiamo che nell’ospedale nel quale avvenne il ricovero nessuno sospettò l’avvenuto contagio.
Paradossalmente, proprio in Veneto, l’università di Padova era stata la prima nel nord Italia a elaborare un test in grado di individuare la presenza del virus, anche in soggetti asintomatici, in meno di tre ore, ma anche qui, l’intervento della politica (Regione Veneto) ha fatto sì che venissero impediti i controlli e si evitasse la diffusione del coronavirus.
Del resto, cosa potevamo aspettarci in un paese dove ogni occasione è buona per farne una questione politica e dove tanto la maggioranza che l’opposizione è caratterizzata dall’incompetenza?
Mentre il premier assicura che è stato adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani e che dobbiamo avere fiducia nelle istituzioni scientifiche e nella classe politica che ci rappresenta, non resta che aspettare le immancabili fake news, qualche nuovo tweet e relative risposte, che faranno dilagare una nuova epidemia: Quella della stupidità!
Gian J. Morici
2 thoughts on “Coronavirus – Nuova epidemia di stupidità”