Ha provato tre volte senza successo a far passare il Brexit. Theresa May, Primo Ministro britannico, ha annunciato venerdì 24 maggio le proprie dimissioni che prenderanno effetto il 7 giugno prossimo. Ha inoltre precisato che darà le dimissioni anche dal suo ruolo di capo del Partito Conservatore.
Theresa May non aveva votato per il Brexit ed è diventata Primo Ministro proprio l’indomani del fatidico referendum. Il suo arrivo era stato cosiderato rassicurante proprio per questa ragione. Ma non ce l’ha fatta. Il suo mandato è stato fagocitato dalle trattative per il Brexit.
Ha avuto tutti contro. Il suo governo si è sfaldato sotto is suoi occhi. Oltre 30 deputati demissionari, due volte il governo ha votato contro la fiducia. Una volta è stato il suo stesso partito. Theresa May non ha dovuto affrontare soltanto il Governo britannico ma anche Bruxelles. Il Consiglio europeo le ha fatto muro.
A meno di quarontott’ore dalle elezioni europee l’uscita di scena di Theresa May non è buon segno con i populisti che esultano già, speriamo a torto.
E’ stata un Primo Ministro coraggioso. Se il Brexit non è ancora andato in porto in modo sensato la colpa è del Governo britannico con il concorso di Bruxelles.
Theresa May non poteva far altro che uscire di scena ma con onore.
Luisa Pace