5° Episodio – “Cia – I servizi segreti americani e il terrorismo in Italia”, di Isabella Silvestri. Legge Fabio Fabiano
In questa puntata il cambio di scenario in Italia negli anni ’80, con l’incubo del terrorismo rosso in declino e l’attenzione dello Stato che si sposta su una minaccia ben più sanguinosa.
Mentre le Brigate Rosse si indeboliscono e la paura politica arretra, il tasso di mortalità legato a Mafia e Camorra nel Sud Italia supera di gran lunga quello del terrorismo, con oltre 1.000 omicidi solo nel 1982.
Il 1982 è stato infatti un anno sanguinoso per la storia della mafia italiana, dominato dalla Seconda Guerra di Mafia e dal consolidamento del potere del clan dei Corleonesi.
Questo periodo fu segnato da omicidi eccellenti che scossero lo Stato.

Il 30 aprile 1982 fu assassinato Pio La Torre, deputato comunista e strenuo oppositore della mafia, noto per aver promosso la legge che introdusse il reato di associazione mafiosa (il 416-bis).
Il 3 settembre 1982 avvenne la Strage di Via Carini, un atto clamoroso in cui Cosa Nostra uccise il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, evidenziando la gravità del fenomeno e l’isolamento delle istituzioni.
Tra questi eventi, si registrò anche la Strage della Circonvallazione (16 giugno).
La violenza di questo periodo, con centinaia di omicidi, permise ai Corleonesi di Riina e Provenzano di affermare la propria egemonia su Palermo.
La differenza fondamentale tra i due fenomeni – secondo gli analisti della CIA – è l’obiettivo, poiché i terroristi cercavano di rovesciare il sistema per ideologia politica, mentre la criminalità organizzata mirava al profitto privato, alla corruzione e ai legami con funzionari deviati per comprare il sistema.
Per la CIA era improbabile una collaborazione significativa tra i due mondi, nonostante – riporta il desecretato dei servizi di sicurezza statunitensi – le Brigate Rosse a Napoli avessero collaborato nel 1981-82 con una delle famiglie della Camorra.
Si concludono così le valutazioni del documento riservato della CIA del 1983 e pubblicato nel 2016, sul fenomeno del terrorismo di sinistra in Italia, al quale fa seguito il report della CIA desecretato nel 2011 (datato 1° Maggio 1984), che con il prossimo episodio ci porterà a immergerci nelle radici della lotta italiana al terrorismo, partendo da un accenno della CIA al ruolo dei neofascisti nell’istigazione della violenza in Italia, analizzando la profonda metamorfosi che ha attraversato l’impegno antiterrorismo italiano nel corso degli anni, portandolo a un notevole rafforzamento.