Palermo, 23/10/2025.“Alla luce della Legge di Bilancio del Governo Meloni, bollinata dalla Ragioneria Generale dello Stato, e dunque nella sua versione ufficiale, emerge con grande rammarico che non è stato inserito alcun articolo o disposizione in materia di stabilizzazione del personale precario della Giustizia.
Si tratta di una mancanza grave e preoccupante, che lascia nell’incertezza migliaia di giovani professionisti impegnati negli uffici giudiziari italiani, e in particolare nel progetto dell’Ufficio per il Processo, figure che negli ultimi anni hanno garantito un contributo fondamentale al funzionamento della macchina della giustizia”.
Lo afferma il deputato del M5S all’Ars Luigi Sunseri,
“In Sicilia – spiega il deputato – sono diverse migliaia i giovani laureati che, grazie a concorsi pubblici banditi nell’ambito del PNRR, sono entrati negli uffici giudiziari apportando competenze, efficienza e innovazione. Il loro lavoro ha consentito ai tribunali siciliani — e più in generale a quelli italiani — di smaltire arretrati, accelerare procedimenti e rafforzare la capacità organizzativa del sistema giudiziario, come richiesto proprio dalle riforme legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Oggi, tuttavia, questi giovani si trovano in una condizione di totale incertezza: i loro contratti scadono il 30 giugno 2026, e senza un intervento normativo in questa Legge di Bilancio, dal 1° luglio 2026 migliaia di lavoratori formati e specializzati si ritroveranno senza un impiego, con un danno enorme non solo per loro ma anche per l’efficienza dei tribunali italiani”.
“Nonostante le dichiarazioni pubbliche e le promesse verbali rilasciate nei mesi scorsi dal ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dallo stesso ministro Foti – aggiunge Sunseri – ad oggi non vi è traccia di una norma concreta all’interno della manovra economica. Ci si attendeva, legittimamente, un articolo dedicato a un percorso di stabilizzazione graduale, ma la realtà della bozza bollinata smentisce ogni annuncio. Il settore della giustizia rappresenta una delle colonne portanti per la crescita e la credibilità del nostro Paese. Non è possibile pensare a un vero rilancio del sistema giudiziario senza valorizzare chi, in questi anni, ne ha costituito la spina dorsale. Lasciare scadere i contratti di migliaia di giovani altamente qualificati equivarrebbe a sprecare competenze preziose e risorse pubbliche già investite nella loro formazione”.
“Per questa ragione – annuncia Sunseri – insieme ai colleghi parlamentari nazionali di Camera e Senato, stiamo lavorando alla presentazione di un pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio volto ad avviare un percorso di stabilizzazione del personale dell’Ufficio del Processo e degli altri precari della giustizia. È un dovere istituzionale e politico dare continuità a un’esperienza che ha prodotto risultati tangibili e che rappresenta un patrimonio umano e professionale di grande valore per il futuro del nostro sistema giudiziario”.
“La Sicilia che conta una delle più alte percentuali di personale impegnato nel progetto – conclude il deputato M5S – non può permettersi di perdere questa straordinaria risorsa. Serve una risposta chiara, concreta e immediata: la stabilizzazione di questi giovani non è un privilegio, ma una necessità per l’efficienza della giustizia e per la credibilità dello Stato”.