A rischio servizi e posti di lavoro
Palermo, 19 agosto 2025 – “Quali iniziative concrete intende mettere in atto il Governo regionale per reperire le risorse necessarie a coprire gli oneri sostenuti dai Comuni siciliani dal 2023 ad oggi, evitando la chiusura delle Comunità di accoglienza e garantendo la continuità dei servizi e la tutela dei minori?”. È la domanda centrale dell’interrogazione urgente presentata all’Assemblea Regionale Siciliana da Valentina Chinnici, deputata regionale del Partito Democratico e Vicesegretaria regionale del PD Sicilia, e sottoscritta da tutti i deputati del Gruppo PD all’ARS.
L’interrogazione nasce dall’allarme lanciato dai Comuni siciliani dopo la Circolare del Ministero dell’Interno n. 23156 del 28 maggio 2025, che ha ridotto in modo unilaterale e retroattivo la copertura statale dei costi per l’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), portandola dal 100% al 35%.
Una decisione che, secondo le stime, graverebbe sulle casse dei Comuni dell’Isola con un buco stimato di circa 60 milioni di euro per le sole annualità 2023 e 2024, mettendo a rischio la tenuta finanziaria degli enti locali, la continuità dei servizi essenziali e centinaia di posti di lavoro nel settore.
“Non può essere demandato ai Comuni – si legge nell’interrogazione – l’onere esclusivo di una responsabilità che la legge affida allo Stato, con il rischio concreto che l’attuale quadro normativo e finanziario comprometta gravemente la tutela dei minori, che devono essere sempre e comunque protetti secondo i principi costituzionali e del diritto internazionale”.
I tagli colpiscono non solo vitto e alloggio, ma anche i fondamentali percorsi di educazione, integrazione e tutte quelle attività necessarie a garantire “dignità, tutela e futuro” ai minori più vulnerabili.
Per questo, l’On. Chinnici e i firmatari chiedono al Presidente della Regione e all’Assessore alle Politiche Sociali di attivarsi immediatamente per: individuare soluzioni condivise e reperire risorse per coprire il deficit creato dal taglio dei trasferimenti; farsi portavoce, anche coinvolgendo le Prefetture, presso il Tavolo di monitoraggio nazionale della situazione di emergenza in cui versano i Comuni siciliani; sollecitare con urgenza l’attivazione del Fondo di Solidarietà e un rifinanziamento del Fondo nazionale MSNA per garantire la copertura totale dei costi a carico dello Stato.
“La Sicilia – conclude simbolicamente l’interrogazione – non può essere lasciata sola a gestire un’emergenza umanitaria e sociale di questa portata. È necessario un intervento immediato del Governo regionale e nazionale per scongiurare il collasso del sistema di accoglienza e proteggere il futuro di questi minori e dei tantissimi lavoratori del settore”.