“Il segretario regionale della Democrazia Cristiana, se vuole dare prova al suo dante causa di essere all’altezza del ruolo, non lo faccia attaccando me né elargendo patenti di coerenza. Su lealtà, onestà politica, impegno e senso di responsabilità non accetto lezioni da certi esponenti politici. La mia storia personale e istituzionale parla per me, così come la lealtà verso il governo. È mia abitudine manifestare eventuali perplessità apertamente ed esternare i miei dubbi quando non sono d’accordo sull’adozione di taluni provvedimenti.
Piuttosto, sarebbe buona prassi che il segretario della Dc studiasse o, ancor prima, conoscesse la norma in questione che, già proposta dal governo Musumeci e inserita all’interno degli interventi dell’Irfis, è stata poi bocciata da alcuni che oggi la ripropongono. A mio avviso, i contributi proposti per i laghetti aziendali non rappresentano una misura strategica per combattere la siccità in Sicilia. Punto di partenza dovrebbe essere un serio confronto sì con le organizzazioni di categoria ma anche e soprattutto con gli agricoltori. Durante diverse riunioni con gli agricoltori, alle quali ho partecipato su invito, le proposte e le richieste emerse sono decisamente diverse, più complesse e articolate rispetto a quelle proposte dagli organi istituzionali”.
Lo scrive in una nota la deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, replicando alle dichiarazioni del segretario regionale della Dc in Sicilia, Stefano Cirillo.
“È inaccettabile – prosegue La Rocca Ruvolo – che si prendano decisioni cruciali per il futuro dell’agricoltura senza parlare con gli agricoltori. Le sigle sindacali e le istituzioni hanno un ruolo importante, ma non possono sostituirsi, ignorandola del tutto, alla voce diretta di chi la siccità la affronta ogni giorno, nei propri terreni. Il confronto diretto con chi vive la campagna e conosce lo stato dei sistemi irrigui del proprio territorio è la condizione essenziale per progettare interventi che funzionino davvero.
Il contributo proposto per la realizzazione di laghetti, che potrebbero facilmente anche rimanere senz’acqua, non può essere considerato un sostegno concreto ed efficace. Sarebbe sufficiente informarsi sui costi per la realizzazione di un laghetto. Come sostenuto anche dagli agricoltori, la somma di 10 milioni di euro, proposta in finanziaria, coprirebbe una minima percentuale del costo: un laghetto capace di contenere 10.000 mila metri cubi di acqua per le necessarie irrigazioni ha un costo di circa 80.000 – 100.000 euro. È nostro dovere offrire agli agricoltori soluzioni strutturali e di lungo termine per contrastare la siccità che minaccia le loro piante e le loro aziende. Gli agricoltori necessitano di un sostegno concreto e non di indebitarsi per potere ottenere un contributo irrisorio”.
Tengo a sottolineare che, diversamente da quanto afferma Cirillo, non ho colpito il governo nascondendomi dietro il voto segreto. La mia posizione è nota. Sono sempre stata trasparente sulle mie posizioni politiche, dentro e fuori dall’aula dell’Ars, e continuerò ad esserlo, poiché ritengo fondamentale per il bene comune un dialogo aperto e costruttivo. Le norme proposte possono e devono essere corrette se non rispondono alle esigenze di chi deve usufruirne”.
“Ribadisco che, dal mio punto di vista, gli assessorati guidati dalla Dc sono stati trasformati – aggiunge La Rocca Ruvolo – in piccoli regni a uso e consumo del partito. E a proposito di Assessorato alla Famiglia, da sindaco, mi sembra normale partecipare come comune ai bandi che vengono pubblicati. Non corrisponde al vero quanto affermato da Cirillo. Il comune di Montevago non ha ricevuto alcun finanziamento, il progetto a cui egli fa riferimento è stato considerato finanziabile ma non finanziato. Coincidenza ha voluto che la commissione giudicatrice avesse un vasto spazio di discrezionalità.
Da evidenziare ancora che, solo in questa legislatura, l’Assessorato alle Autonomie locali destina somme ai comuni per manifestazioni e comunque, anche in questo caso, utilizzando criteri quantomeno discutibili. E’ incredibile che un segretario regionale di un partito mi contesti l’uso di ciò che definisce ‘provvedimenti ad hoc’, a disposizione di tutti i deputati del Parlamento Regionale Siciliano, e che la sottoscritta ha destinato esclusivamente per interventi infrastrutturali necessari a tutto il territorio agrigentino”.