PALERMO, 18/07/2025.“Correre porta solo disastri, specie se c’è in gioco una posta importantissima qual è la rete ospedaliera siciliana e quindi la salute dei cittadini. È pertanto fondamentale che, prima di dare un parere, la commissione Salute dell’Ars acquisisca il maggior numero di informazioni possibile e valuti le diverse esigenze per tarare al meglio le proprie valutazioni. Questo può farlo soltanto ascoltando le parti in causa, a cominciare dal presidente dell’Associazione dei Comuni siciliani, Paolo Amenta, che ha fatto richiesta di audizione sia alla commissione Salute dell’Ars che all’Assessorato alla Sanità, ma, a quanto pare, finora non ha ottenuto risposta”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
“Ogni giorno – dice Antonio De Luca – arrivano grida d’allarme dai sindaci di tutta la Sicilia, segno evidente che c’è tanto da rivedere in questo piano. Ben vengano le conferenze coi sindaci che sta facendo l’assessorato, non si comprende però perché non si debba ascoltare il presidente di un organismo altamente rappresentativo come l’Anci Sicilia, che ha chiesto espressamente di essere audito. Negare l’audizione sarebbe un grave sgarbo istituzionale.
La commissione Salute, peraltro, ha il diritto e il dovere di ascoltare i contributi di chi fa richiesta di essere audito, a partire da sindacati, sindaci, ordini, comitati, direttori di aziende sanitarie, personale medico e sanitario, per poter esprimere un parere condiviso e fondato sulle esigenze reali della popolazione. Abbiamo 45 giorni per esitare il parere da quando la versione definitiva del piano ci sarà trasmessa. Questo tempo è definito dalla legge per consentire di effettuare audizioni e approfondimenti”.