L’obiettivo è fare in modo che i prodotti impiegati nelle mense pubbliche della Regione provengano da allevamenti senza gabbie
Milano, 13/01/2025 – Con una mozione presentata questa settimana, la Consigliera M5S Rosaria Capozzi chiede al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di promuovere la transizione cage-free e di assicurare che in tutte le mense pubbliche della Regione i prodotti di origine animale utilizzati provengano da allevamenti senza gabbie.
Seguendo l’esempio dell’Emilia-Romagna, dell’Abruzzo e della Campania, che tra il 2021 e il 2022 hanno approvato delle risoluzioni per vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti regionali, anche il Friuli Venezia Giulia può ora decidere di schierarsi dalla parte del benessere animale. La mozione presentata a livello regionale è infatti in linea con l’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age”, che ha raccolto 1,4 milioni di firme di cittadini di tutta l’Unione Europea, di cui 90 mila in Italia, diventando la terza ICE con il più alto numero di firme raccolte in assoluto e la prima ICE di successo sul benessere degli animali allevati.
La stessa Commissione Europea, nel 2021, aveva risposto a questa iniziativa, sostenuta da 170 organizzazioni di tutto il mondo, tra cui Animal Equality Italia e Humane Society International/Europe. La Commissione si era impegnata pubblicamente a porre fine all’uso delle gabbie nell’UE nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali, che avrebbe dovuto essere pubblicata entro la fine del 2023, con l’obiettivo di arrivare entro il 2027 al divieto totale del loro impiego in Europa.
Le molteplici inchieste realizzate dal team investigativo di Animal Equality a livello nazionale e internazionale documentano le pessime condizioni di vita che sono costretti ad affrontare gli animali rinchiusi in gabbia per gran parte della loro esistenza negli allevamenti. All’interno delle gabbie, milioni di galline, maiali e conigli in Italia soffrono terribilmente a causa di sovraffollamento, mancata possibilità di esprimere i loro comportamenti più naturali, malformazioni e stress che favoriscono grave malessere psico-fisico.
“Abbiamo presentato questa mozione convinti del fatto che gli allevamenti in gabbia costituiscano un metodo obsoleto che nuoce al benessere degli animali. Tante sono le aziende leader in Italia che stanno eliminando gradualmente le gabbie dalle proprie filiere. Questo dimostra che l’allevamento senza l’uso di gabbie non solo è possibile, ma è già in atto. Pertanto, un deterrente può essere quello che nelle mense regionali non si utilizzino alimenti provenienti da allevamenti in gabbia. La nostra Regione può fare la sua parte in questo percorso volto a dare umanità ad una gestione degli animali che in questo momento non la possiede”, dichiara la Consigliera Rosaria Capozzi.
“La presentazione di questa mozione rappresenta un passo significativo verso un futuro più compassionevole ed etico per il Friuli Venezia Giulia”, commenta Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di Humane Society International/Europe. “Eliminare l’uso delle gabbie negli allevamenti non è solo un imperativo etico, ma anche una necessità pratica per migliorare il benessere degli animali e rispondere alle aspettative di cittadini sempre più consapevoli. Il Friuli Venezia Giulia può essere un esempio per altre regioni adottando e promuovendo l’allevamento senza gabbie, che migliora il benessere degli animali, contribuendo così a un fondamentale cambiamento positivo nella nostra società”.
Nel 2023, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere scientifico richiesto dalla Commissione Europea in cui raccomanda alternative alle gabbie per migliorare il benessere degli animali allevati. “Le evidenze scientifiche e la volontà dei cittadini italiani ed europei sono allineate nel sostenere la necessità di una transizione cage-free che migliori le condizioni degli animali allevati a scopo alimentare. La mozione presentata in Friuli Venezia Giulia è un atto politico importante: la Regione può aggiungersi ai soggetti capofila in Italia verso quella che sarà una transizione cruciale che coinvolgerà l’intera Unione Europea”, conclude Francesca Flati, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Animal Equality Italia.
Animal Equality
Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.