La prima edizione dell’Italia Media Art Festival (IMAF) ha conquistato il pubblico della Maker Faire Roma – The European Edition 2024. Tenutosi dal 25 al 27 ottobre presso il suggestivo Gasometro di Roma, il festival si è distinto come un evento di innovazione artistica e tecnologica, accogliendo centinaia di visitatori in uno spazio dedicato all’incontro tra intelligenza artificiale, arte e dialogo sociale. In collaborazione con la Rome Art Week e partner istituzionali di rilievo, il festival ha esplorato il tema curatoriale “Intelligenza Artificiale: uno strumento per la pace”, attraverso un percorso coinvolgente fatto di proiezioni di video arte, installazioni interattive e laboratori artistici.
Appello sull’uso etico dell’IA
Nel discorso di apertura della giornata conclusiva, la fondatrice e direttrice dell’IMAF, Marinellys Tremamunno, ha sottolineato l’obiettivo del festival: “L’Italia Media Art Festival è una piattaforma che nasce con la volontà di unire tecnologia e creatività per portare alla luce temi cruciali della nostra epoca. In questa prima edizione, abbiamo voluto riflettere sul ruolo dell’intelligenza artificiale non come minaccia, ma come risorsa da valorizzare per promuovere la pace”.
Tremamunno ha riconosciuto come l’intelligenza artificiale sia spesso guardata con sospetto e paura, ma ha ribadito che “la tecnologia è una creazione dell’uomo e, come tale, il suo valore dipende dall’uso etico che ne facciamo. Solo un utilizzo consapevole e responsabile potrà permetterci di sfruttarne il potenziale per il bene della società”. Un concetto, questo, che ha trovato una potente eco anche nelle parole di Papa Francesco, il quale, nel suo messaggio durante la Giornata Mondiale per la Pace e il G7, ha esortato a una riflessione globale sull’uso etico dell’IA.
Le opere partecipanti
L’IMAF ha presentato sei opere di videoarte selezionate attraverso una call pubblica internazionale, realizzata in collaborazione con Rome Art Week, arricchendo il festival con lavori di artisti provenienti da diverse parti del mondo. Tra le opere selezionate:
- “La morfologia della solitudine” di Oltsen Gripshi (Albania), un’opera che esplora il ruolo della solitudine nella costruzione della nostra identità collettiva;
- “Bird of Prey” di Fran Orallo (Scozia), una riflessione sulla violenza e la pace nella contemporaneità;
- “Unnatural – Of Humus and Artifact” di Sandrine Deumier (Francia), un’esperienza interattiva che sfida lo spettatore a ripensare il futuro della tecnologia e della spiritualità in equilibrio con la natura;
- “CreAItion. A Human-Machine Lovestory” di Kenneth Russo (Spagna), un racconto futuristico che reimmagina la collaborazione tra umani e IA;
- “Spiritual AI” di Silvia De Gennaro (Italia), un’opera che esplora come un’AI correttamente educata possa non solo evolvere, ma migliorare anche il genere umano;
- “Creatore” di Mariia Plekhova (Russia), una riflessione sull’uomo come creatore di una nuova intelligenza.
Accanto a queste opere, sono state presentate creazioni di cinque artisti invitati: “Operación Retuit” di Connectas.org (Venezuela), che utilizza l’Intelligenza Artificiale per proteggere l’identità dei giornalisti in contesti di censura, “Oceanic Echoes” di Victoria Thomen (Italia), un’opera che riflette sulla crisi migratoria, “Calligrapedia: A Universal Algorithm #2” di Tuan Mu (Taiwan) e “The Transmutation of Elon Musk” di Ari Kuschnir (Stati Uniti), che hanno offerto prospettive inedite sul rapporto tra uomo e tecnologia. Tutte le opere sono disponibili sul canale YouTube del festival.
Le attività del festival
L’Italia Media Art Festival non solo ha presentato opere visive, ma ha offerto anche un’esperienza interattiva per esplorare il legame tra IA e creatività. Così l’installazione di realtà aumentata “Qlimate Qronobot – L’IA e il futuro del nostro pianeta” di Maria Korporal, proveniente da Berlino, ha offerto un’esperienza immersiva, sensibilizzando i visitatori sulle sfide del cambiamento climatico.
Inoltre, il Workshop di pittura in realtà virtuale “Al confine della realtà”, condotto dall’artista russa Mariia Plekhova, ha permesso ai partecipanti di sperimentare la tecnologia come mezzo di espressione artistica. Questo laboratorio ha coinvolto persone di tutte le età per due giorni (venerdì e sabato).
Il festival si è concluso con il Talk-Cineforum “Intelligenza Artificiale: uno strumento per la pace”, un incontro che ha coinvolto direttamente il pubblico e gli artisti partecipanti, creando un dialogo profondo sulle opportunità e le sfide legate all’IA nell’arte. Marinellys Tremamunno, affiancata dagli artisti Mariia Plekhova, Victoria Thomen e Maria Korporal, ha guidato la discussione, sottolineando come l’intelligenza artificiale possa effettivamente potenziare le capacità umane, se utilizzata in modo responsabile e consapevole.
“Siamo solo all’inizio di un percorso che può trasformare l’intelligenza artificiale in un alleato nella costruzione di una società migliore. Sta a noi scegliere l’uso che vogliamo farne,” ha commentato Tremamunno durante il talk, esprimendo la speranza che l’IA diventi una forza positiva per il cambiamento.
L’avventura è appena iniziata
Marinellys Tremamunno ha approfittato del suo intervento per ringraziare i partner istituzionali che hanno contribuito al successo di questa prima edizione: “Un ringraziamento speciale alla Rome Art Week e al suo direttore Massimiliano Padovan di Benedetto, per averci sostenuto fin dal primo giorno, al Centro Culturale Europeo, che ha ospitato l’anteprima del festival a Venezia lo scorso 27 settembre, e all’Ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede poiché ci accompagna in questa avventura che è appena iniziata”, ha detto.
Ha raccolto un riconoscimento particolare anche alla Maker Faire Roma, che ha accolto il festival in uno spazio non convenzionale, creando un’importante occasione di incontro tra famiglie, giovani e appassionati di tecnologia, in un contesto che ha permesso di scoprire la tecnologia applicata all’arte.
Con il successo di questa prima edizione, l’IMAF guarda già al 2025, con l’obiettivo di ampliare il dialogo sull’intelligenza artificiale e su nuove tematiche di rilievo, per continuare a costruire un luogo di confronto che possa incentivare l’uso delle tecnologie per la produzione di arte contemporanea con contenuti di valore. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.italiamediaartfestival.it