In data odierna, accompagnato dal Segretario Generale Provinciale Alfonso Imbrò, si è recato in Questura il Segretario Generale Nazionale del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti ALLETTO Antonino, al fine di incontrare il Questore Dr. Tommaso Palumbo. Un incontro improntato alla massima cordialità, confermando la piena stima e collaborazione del primo sindacato di Polizia della Provincia.
Numerosi gli argomenti trattati nel corso dell’incontro, inerenti le dinamiche nazionali e provinciali che incidono sulla Questura di Agrigento che, com’è noto, a breve si avvarrà del contributo di nuovi e qualificati funzionari tra i quali, il 9 settembre del c.a., neo Vicario, Primo Dirigente Carlo Mossuto, del Vice Questore Aggiunto Dottoressa Roberta Francesca proviene dalla Questura di Vibo Valentia e di altri incarichi che a breve avverranno, dopo la recente promozione del Capo di Gabinetto Dr. Antonio Squillaci che sarà destinato a breve ad altro importante incarico.
Lo scambio di opinioni è sempre importante specialmente quando queste hanno un solo scopo, il benessere complessivo del personale della Polizia di Stato e la sicurezza dei cittadini ove ricade la giurisdizione della Questura interessata e dei propri presidi distaccati su tutto il territorio provinciale. Questa la dichiarazione di Antonino ALLETTO, subito dopo l’incontro odierno che è durato alcune ore con il Questore di Agrigento, che già, dal Suo recente insediamento, ha dimostrato qualità non comuni nella direzione di un Ufficio così importante quale la Questura di Agrigento, che a breve, tra l’altro avrà un ulteriore surplus di lavoro derivato da Agrigento capitale della cultura.
Gli uomini e le donne della Polizia di Stato di Agrigento sono impegnati su tutti i fronti, dalla lotta alla criminalità organizzata a quella comune, ai servizi di prevenzione e repressione nonché al controllo più esteso possibile del vasto territorio Agrigentino. I recenti fatti criminosi, che notevole allarme stanno creando tra la società civile, non sono certamente sottovalutati dall’attività investigativa della Polizia Agrigentina impegnata in prima linea.