“Riconoscere e promuovere il ruolo sociale, aggregativo, educativo e culturale svolto dagli enti ecclesiastici e di culto delle diverse confessioni, nonché le attività svolte da oratori, parrocchie, istituti religiosi e congregazioni ai fini della crescita armonica dei minori, adolescenti e giovani, che vi accedono spontaneamente, anche al fine di contribuire alla prevenzione del disagio sociale minorile ed adolescenziale.”
Questo l’obiettivo di un Disegno di legge presentato all’Assemblea Regionale Siciliana da Riccardo Gennuso di Forza Italia.
“Già prima del Covid e della pandemia – afferma il parlamentare azzurro – abbiamo assistito ad un aggravarsi generale di una condizione di disagio fra i più giovani e giovanissimi. Una condizione che spesso sfocia in situazioni vero e propria crisi esistenziale, psicologica e, a volte, anche in fenomeni di criminalità e violenza.
Da sempre in Italia il ruolo svolto dalle istituzioni religiose presenti nel territorio – a partire dalle parrocchie e dagli oratori – è stato essenziale per prevenire e contrastare questi fenomeni, offrendo spazi di aggregazione, cultura e socializzazione sicuri ed accoglienti.”
La proposta di legge prevede che la Regione, tramite l’Assessorato per la famiglia, possa stipulare dei protocolli d’intesa con chi in Sicilia rappresenta le confessioni religiose riconosciute dallo Stato, al fine di coinvolgerle nell’elaborazione delle politiche giovanili e per l’infanzia.
La Regione potrà inoltre, tramite bandi pubblici, concedere contributi in favore degli enti rappresentativi delle Confessioni religiose per diverse attività fra cui: lo svolgimento di attività di animazione socio-culturali, sportive, del tempo libero, artistiche e di partecipazione attiva; la formazione degli operatori; la realizzazione di percorsi di integrazione e di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale o di devianza; progetti per l’autonomia e l’inclusione di giovani con disabilità; attività di prescuola, dopo scuola e vacanze.
Ogni anno la Regione dovrà stanziare 500 mila euro da destinare a questi bandi pubblici.
“Mi auguro – conclude Gennuso – che questa proposta di legge possa essere presto accolta, col favore di tutte le forze politiche, per mettere la Sicilia al pari con tante altre regioni italiane che già da tempo hanno valorizzato la capillare presenza degli enti religiosi nel territorio per creare presidi di partecipazione e animazione giovanile, uno strumento fondamentale perché bambini e bambine, ragazzi e ragazze possano vivere esperienze sociale sane che li renderanno da subito più partecipi della vita delle nostre comunità.”