Il Partito Socialista Italiano di Marsala, in merito all’aumento della Tari a Marsala, rileva come emerga uno spiccato senso di irresponsabilità nell’amministrazione comunale lilibetana ed in quei consiglieri comunali di maggioranza che hanno beffardamente votato detto aumento con ogni evidente grave danno per i cittadini marsalesi.
Il difetto di programmazione delle complessive entrate e spese, nonché la mancata e/o lacunosa monitorazione dell’andamento del servizio, nei suoi costi e ricavi, sono di tutta evidenza.
A prescindere dall’astrazione con cui amministrazione comunale, gruppi politici di Fratelli d’Italia e Forza Italia tentano di giustificare l’aumento della Tari, facendo riferimento a non meglio precisati obblighi contrattuali che sarebbero derivati dalle precedenti amministrazioni, così confermando la propria totale mancanza di autorevolezza, sarebbe doveroso e trasparente che l’amministrazione Grillo mettesse seriamente al corrente gli ignari cittadini delle vere ragioni per le quali è stato deciso di aumentare la tassa sui rifiuti e soprattutto di come siffatta iniziativa potesse essere evitata.
Il PSI marsalese evidenzia come i rincari applicati dal Comune di Marsala siano, invero, del tutto ingiustificati e rappresentino un danno economico enorme per i cittadini.
A fronte del crollo dei prezzi dell’energia e al generalizzato e sensibile ribasso dell’inflazione, la tariffa sui rifiuti doveva diminuire ma, al contrario, è stata aumentata.
Una evidente ingiustizia e un danno economico per le famiglie marsalesi costrette a sopportare rincari del tutto immotivati, anche alla stregua del sensibile peggioramento del servizio di raccolta rifiuti, dato che la città di Marsala sia in centro che nelle periferie è tangibilmente sporca come mai prima d’ora.
L’aumento della Tari avrebbe intanto potuto essere evitato aumentando, anche minimamente, la Tassa di soggiorno che avrebbe garantito maggiori entrate, possibilità questa atta a consente di destinare risorse derivanti dal turismo su altri capitoli di spesa del bilancio.
L’aumento della Tari, che colpisce indistintamente tutti i cittadini, poteva essere scongiurato anche attraverso una serrata lotta all’evasione (ma naturalmente impopolare per l’amministrazione Grillo) che avrebbe consentito di recuperare utili fondi e risorse.
“Carte alla mano”, dai residui attivi dichiarati dal Comune di Marsala e pubblicati nell’albo online dell’Ente viene riportato un credito per Tari, per il periodo 2019-2022, nientemeno pari a euro 11.514.809,47.
E’ di tutta evidenza, pertanto, che l’aumento della Tari è stato un modo per celare l’inefficienza amministrativa nella mancata riscossione forzosa del tributo.
Il Partito Socialista Italiano di Marsala reputa che l’amministrazione Grillo, doverosamente e senza i soliti “inutili giri di parole”, debba rendere edotti i cittadini – a cominciare da quelli che diligentemente hanno sempre adempiuto al pagamento della Tari e che ora vengono ingiustamente caricati dell’aumento, quindi trattati alla stregua di chi la Tari non l’ha mai pagata – sull’effettivo espletamento di azioni forzose, ed in che misura, volte al recupero di somme derivanti dall’omesso pagamento del tributo, nonché dei mancati o tardivi espletamenti di iniziative giudiziarie in sede esecutiva, precedute da formali intimazioni, che abbiano causato l’intervenuta prescrizione della tassa, con ogni connessa responsabilità in capo all’amministrazione comunale.