Dichiarazione di Giampaolo Berni, consigliere Municipio 1 a Milano per Forza Italia
“Per queste elezioni europee ho prestato servizio come segretario al seggio al Liceo Parini dato che non avevano un altro nome. E ho scoperto che nel 2024 in un seggio nel centro di una metropoli europea come Milano può essere ancora un problema esercitare il proprio diritto di voto se si è su una sedia a rotelle.
In una delle 2 entrate non c’era una rampa d’accesso per le sedie a rotelle, non credo sarebbe costato molto metterne una per le votazioni.
L’ingresso alternativo a quei seggi aveva una rampa ma costringeva il disabile a passare da un cortile con ghiaia difficilmente percorribile da paraplegici.
Una volta fatte le scale nell’accesso senza rampa c’era un montascale ma non mi è chiaro se i presenti avessero la chiave per farlo funzionare
Era difficoltoso per i disabili l’accesso ai seggi 65, 69, 515.
Ho quindi appena depositato una interrogazione che fa alcune domande che speravo di non dover fare in Occidente nell’era dell’intelligenza artificiale.
Perché non è stata messa una rampa mobile all’ingresso che non la aveva?
E’ vero che la chiave per funzionare il montascale non è stata fornita al personale che lavorava ai seggi costringendo un elettore disabile a “votare nel corridoio”?
E’ vero che l’ascensore non era in funzione
Queste barriere architettoniche del suddetto liceo sono segnalate nel Piano comunale di Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA) e sono previste azioni per eliminarle?
Chi doveva sapere che c’erano queste barriere e mettere in atto le dovute precauzioni per evitare i disagi che sono stati segnalati e cosa verrà fatto per evitarli nelle successive elezioni?
Il comune verifica preventivamente la presenza di barriere architettoniche nei seggi elettorali sul suo territorio?
Erano presenti barriere architettoniche simili in altri seggi del Municipio 1?
Ricordo inoltre che ora Google maps permette di segnalare le barriere architettoniche presenti nei locali e nelle attività pubbliche. Non sarebbe il caso di fare una campagna social per incoraggiare i cittadini a segnalare quelle negli edifici pubblici milanesi per permettere ai cittadini disabili di conoscerle in precendenza e attrezzarsi per farsi aiutare a superarle in attesa che il comune le rimuova?.”