Egr. Presidente
Leggo su AgrigentoNotizie dell’incidente stradale che l’ha vista coinvolta, per fortuna senza gravi conseguenze, lungo viale Emporium a San Leone.
Caro Presidente, nel compiacermi con lei per non essersi nulla, le esprimo la mia gratitudine per aver verificato di persona le tante fake news che spesso si leggono in merito a presunte problematiche che riguardano il San Giovanni di Dio di Agrigento, con la certezza che adesso vorrà prontamente darne smentita.
Chissà quante volte avrà letto di persone costrette ad aspettare ore e ore, quando non intere giornate o nottate, prima di potersi fare visitare al pronto soccorso.
Quante volte ha saputo di medici che rassegnano le proprie dimissioni per situazioni – a loro dire – insostenibili.
Carenza di personale e quanto altro, sono soltanto le scuse di chi non vuol lavorare.
E poi questi pazienti che si lamentano, che s’inventano attese lunghissime…
Per fortuna oggi abbiamo la sua autorevole testimonianza che si tratta soltanto di menzogne.
Portato dai suoi stessi uomini della scorta – non ha avuto neppure bisogno di un’ambulanza, visto che non si era fatto nulla – al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove è stato immediatamente sottoposto a tutti i controlli del caso.
Sicuramente, come avrà ben potuto notare, non c’erano le tantissime persone in attesa così come troppo spesso raccontano i soliti delinquenti (giornalisti, pazienti ecc) che amano denigrare questa città, la nostra regione, il nostro paese, inventandosi, evidentemente, che di attesa c’è anche chi muore.
Gente pronta ad inventarsi di tutto pur di poter parlar male.
Dopo essere arrivato in codice verde ed essere stato sottoposto a tutti i controlli, mezz’ora dopo era già stato dimesso.
In questo lasso di tempo sicuramente avranno anche redatto il referto e la dimissione dalla struttura ospedaliera.
Come possono taluni soggetti inventarsi che dopo attese di tantissime ore per visite ed accertamenti, sono stati costretti a passare persino qualche ora in attesa del referto e delle dimissioni prima di potere andar via?
Presidente, ritengo che sia suo preciso compito in difesa del buon nome del sistema sanitario siciliano, della regione che governa, e in ultimo di questa città, invitare le autorità a intervenire nei confronti di questi criminali che creano inutili allarmismi e arrecano notevoli danni al nostro territorio.
Un accertamento che potrebbe essere fatto immediatamente e senza difficoltà alcuna, verificando gli ingressi e le visite al pronto soccorso all’atto del suo ingresso, per dimostrare l’efficienza del nostro ospedale troppo spesso denigrato da bande di malfattori agrigentini e non.
Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, e lei è sicuramente stato trattato al pari di un qualsiasi altro cittadino.
Mezzora in codice verde compresi i tempi di accertamenti e dimissioni, altro che i tempi faraonici dei quali mi parlò anni fa il nostro Console a Parigi, che da diplomatico italiano negli Stati Uniti attese più di un’ora e mezza prima di poter accedere a una visita al pronto soccorso di un ospedale americano.
Del resto, se avesse cercato di far valere il suo ruolo, avrebbe violato almeno un paio di leggi e sarebbe stata chiamata a intervenire la polizia.
Tutte cose che da noi non possono accadere, vista l’efficienza del San Giovanni di Dio che in tempi rapidissimi riesce a far fronte a ogni emergenza.
Caro Presidente, se dovesse avere necessità di rivolgersi a una struttura ospedaliera – cosa che ovviamente non le auguro – non dimentichi il San Giovanni di Dio di Agrigento, dove verrà trattato come ogni altro cittadino ed arrivando in codice verde verrà dimesso entro mezzora dopo aver effettuato gli accertamenti del caso.
Riguardo i malfattori che danneggiano la nostra immagine, non esisti a rivolgersi alla magistratura raccontando ciò che lei direttamente può testimoniare, affinchè si prendano adeguati provvedimenti.
Colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti
Gian J. Morici