“Un quadro inquietante di tangenti e corruzione ai danni delle persone più fragili, dei disabili gravi, degli anziani che ci indigna profondamente. Ringrazio la Procura della Repubblica di Palermo ed i Carabinieri per il loro operato. Si faccia piena luce su accuse che inquinano la vita pubblica e fanno un grave danno alla Città di Agrigento”
Ida Carmina, deputata del M5S, commenta l’inchiesta portata a termine dai carabinieri su un presunto giro di corruzione in concorso e tangenti, perpetrata a danni dei disabili gravi che ha indignato il popolo siciliano.
“La Sicilia come zona franca e in mano a burocrati e a cooperative sociali che sistematicamente agivano con atti corruttivi e si facevano gioco delle pubbliche amministrazioni nell’ affidamento dei servizi di cura e assistenza per i disabili gravi, fatti inqualificabili da condannare senza se e senza ma. Ringrazio per il lavoro brillante gli organi giudiziari per aver fermato una macchina delittuosa. Rispetto ad accadimenti che “squassano “la nostra Penisola da Nord a Sud, in questi giorni, la politica non può girarsi dall’altra parte, rimanere indifferente, come assuefatta ad un sistema marcio, come se si fosse davanti a piccoli reati bagatellari, ma deve dare voce ad una questione etica che appare irrisolta, nonostante i proclami di rispetto della legalità.
Insisterò che sia fatta piena luce sugli accadimenti e sui coinvolgimenti al fine di garantire i cittadini onesti della nostra isola che non si piegano a logiche di clientele e di corruzione e reclamano diritti, non chiedono favori. Dalle prime notizie, dopo i fatti incresciosi di qualche giorno fa con la compravendita di voti a Palermo con l’arresto di un ex consigliere comunale dei Fratelli d’Italia, quest’ altra vicenda apre un quadro desolante per i soggetti coinvolti come accusati e come persone offese in un settore quale i servizi sociali nei comuni a cui sono affidati gli anziani, i soggetti più fragili come i disabili gravi. Un quadro di sistemi opachi e perversi che condizionano negativamente il mondo del sociale e la burocrazia. Purtroppo non è la prima volta che il Comune di Agrigento, finisce sotto i riflettori, vedi le condanne sul caso Suv e i centri estivi, e gli agrigentini onesti non meritano questo danno all’immagine di una Città che vanta il titolo di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”.
L’arresto del Dirigente e Capo di Gabinetto Gaetano Di Giovanni merita un approfondimento politico perché ferme restando tutte le garanzie per l’indagato, l’Amministrazione deve dare parole di trasparenza e di chiarezza.
Un ringraziamento in particolare alla Procura di Palermo e ai Carabinieri che hanno smascherato un sistema delittuoso con gravi accuse a carico di indagati ed arrestati: associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e peculato”.