“Ottimo lavoro del Sindaco, che esegue gli ordini superiori.
L’effetto degli ordini e delle riunioni tra pochi intimi? Creare un poltronifcio, votato con il parere contrario dei revisori dei conti e con i soldi del Monopoli. È stato straziante veder vendere fumo ai nostri concittadini solamente per un titolo di giornale.
La seduta parte con un’Aula deserta per più di mezz’ora, neanche il Presidente del Consiglio ha il garbo istituzionale di essere presente alle 18 come da convocazione, e prosegue con un alternarsi di Si e No in base ai firmatari, senza alcuna valutazione nel merito.
Un modo di fare politica bullo e arrogante, che neanche nella prima Repubblica! I colleghi di maggioranza hanno approvato emendamenti loro e respinto i nostri identici ai loro; hanno voluto una fondazione fantasma poiché, per loro stesso emendamento, non può partire prima all’approvazione di rendiconto e previsionale, di cui ad oggi non si ha notizia! Via l’associazione Meno dal Cda ma probabilmente per fatti personali, perché quando abbiamo chiesto al Sindaco di ridurre le sue poltrone da 5 a 3 c’è stata una levata di scudi da parte di tutti per difendere le poltrone a discapito dell’ agibilità della Fondazione. L’ obiettivo è allargare la torta. Ai problemi più pratici e banali del tipo: come partirà la fondazione senza soldi? Nessuna parola viene spesa dal sindaco o dirigenti, come canta Angelina Mango “ci pensiamo domani” !
Tra pareri tecnici che non vengono resi per motivazioni politiche, revisori assenti in Aula, presidente del Consiglio fazioso e non imparziale, c’è tanto materiale per gli organi competenti. Oggi avrete un titolo di giornale ma la macchina di Capitale della Cultura non è assolutamente partita per inefficienze di amministrazione, manca il bilancio! Il Sindaco esce sconfitto da uno statuto ribaltato come da nostre indicazioni e paralizzato dalla sua stessa maggioranza che prima di veder nascere la creatura, con un sussulto di orgoglio e dignità, pretende il bilancio.”
Gruppo consiliare DC