Sviluppare strategie condivise per l’infanzia e l’adolescenza e indirizzare le politiche e gli interventi sul territorio cittadino -grazie allo strumento del Child rights assessment analysis, che sarà sviluppato congiuntamente- con particolare attenzione al quartiere di Porta Palazzo. Questo l’obiettivo dell’accordo quadro che è stato siglato questa mattina nella Sala Capigruppo di Palazzo Civico tra la Città di Torino e Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro.
Per la Città hanno siglato il documento il sindaco Stefano Lo Russo, la vicesindaca con delega alle Politiche per le Famiglie Michela Favaro, l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli e l’assessora alle Politiche Educative e Giovanili Carlotta Salerno mentre per Save the Children la direttrice programmi Italia-Europa Raffaela Milano.
“Questo accordo- ha spiegato il sindaco Lo Russo – rappresenterà un tassello importante per le politiche di inclusione che la Città sta mettendo in campo, anche attraverso i fondi europei, con particolare attenzione ad alcuni quartieri come Aurora e Barriera di Milano. La pandemia ha sottratto a ragazze e ragazzi due anni delle loro vite, lasciandoli molto più soli nelle dinamiche sociali. Con l’aiuto della grande esperienza e conoscenza del tema di Save the Children costruiremo interventi concreti per aiutarli ad affrontare il futuro”.
“Questo accordo quadro tra la Città di Torino e Save the Children– ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children -rappresenta per noi un esempio che speriamo sia seguito da molte altre amministrazioni locali. L’esperienza dimostra infatti che dalla assunzione congiunta di responsabilità da parte delle istituzioni più vicine ai cittadini, come i Comuni, e dalle organizzazioni civiche è possibile costruire delle città davvero a misura dei bambini e degli adolescenti, a partire da quelli che vivono in condizioni di maggiore fragilità. È un patto che guarda al futuro valorizzando la storia di questi anni di impegno che hanno visto Save the Children, con una rete di partner territoriali, attiva nella città. L’accordo che annunciamo oggi punta a facilitare il coinvolgimento attivo di istituzioni, insegnanti, professionisti e realtà già operanti sul territorio, oltre che del settore privato, in una logica di corresponsabilità rispetto ai singoli obiettivi di cambiamento stabiliti insieme. È la migliore garanzia per un cambiamento duraturo e sostenibile, che punti al benessere, all’inclusione, alla possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire conoscenze, capacità e talenti di tutti i bambini, bambine, ragazze e ragazzi, come risorse fondamentali per costruire il futuro della comunità e del territorio.”
Degli oltre 600mila minori che vivono in Piemonte, il 19% (120.909) vive nel Comune di Torino. Qui i minori rappresentano il 32% della popolazione totale e, in più di un caso su cinque (22% o 27.362), sono i minori di origine straniera (elaborazione su dati ISTAT 2023).
Con il documento l’amministrazione comunale e Save the Children si impegnano nella definizione congiunta del Piano di sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza per il territorio di Torino sviluppato secondo lo strumento della Child rights assessment analysis di Save the Children e a collaborare attivamente e in maniera partecipata alla costruzione di interventi e azioni specifiche che siano in linea con l’analisi territoriale immettendo risorse pubbliche e private, costruendo un sistema di governance territoriale innovativo basato sulla contaminazione di competenze, reciprocità di impegni, protagonismo delle ragazze e dei ragazzi, attivazione di modelli sperimentali che portino alla costruzione di un ecosistema capace di attivare processi trasformativi di cambiamento fondati sul valore condiviso in un’ottica di sostenibilità e miglioramento sociale.
A definire le linee di azione e le priorità di intervento sarà un comitato strategico cui prenderanno parte per la Città la vicesindaca Favaro, gli assessori Rosatelli e Salerno e i direttori dei Dipartimenti Servizi Sociali e Servizi Educativi e per Save the Children la direttrice programmi Italia-Europa, il rappresentante regionale dei programmi e il responsabile sella struttura innovazione sociale.
L’iniziativa si inserisce nell’impegno della Città che considera prioritari i diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti e che nel 2022 ha aderito al Network nazionale dei “Comuni amici della famiglia”, promosso dalla Provincia autonoma di Trento con cui si è impegnata a realizzare un “Piano Famiglie” con politiche per le famiglie di sviluppo locale e di welfare generativo che promuovano innovazione sociale.
Save the Children è presente e attiva nella città di Torino dal 2012, con progetti di intervento rivolti in particolare a bambini, bambine, adolescenti e famiglie che vivono in territori caratterizzati da condizioni di svantaggio socio-economico e dalla carenza di servizi, spazi e opportunità adeguate alla loro crescita. I progetti, che nel 2022 hanno raggiunto più di 7mila minori, sono realizzati in collaborazione con istituzioni, scuole, famiglie, servizi e realtà di promozione sociale del territorio, e sono basati su modelli di intervento innovativi, che puntano alla misurabilità dell’impatto effettivo e alla possibilità di essere adottati in altri contesti e replicati su larga scala. Tra gli ambiti di intervento in diversi quartieri della città c’è il mondo della scuola, con i progetti di contrasto alla dispersione scolastica (Fuoriclasse e Fuoriclasse in Movimento), per il recupero della perdita di apprendimento estiva (Arcipelago Educativo) o conseguente alla pandemia (l’accompagnato allo studio a distanza dei Volontari per l’Educazione), ma anche progetti pluriennali di apprendimento delle competenze digitali (Connessioni Digitali) o di lotta alle disuguaglianze (la radio web UndeRadio), e di sostegno all’inclusione scolastica dei minori profughi ucraini. Nell’ambito dell’educazione informale l’Hub Educativo 0-18 anni realizzato in collaborazione con Juventus, nella promozione del protagonismo giovanile il Movimento Giovani per Save the Children, in quello del sostegno alla maternità il progetto Fiocchi in Ospedale e lo Spazio Mamme 0-6 anni. Nell’ambito della protezione e dell’inclusione dei minori stranieri non accompagnati il Centro CivicoZero, realizzato nel 2015 in partnership con la Città di Torino.