La Kermesse, giunta alla decima edizione, è in programma ad Ortigia dal 29 giugno al 2 luglio. Nel nome del genio di Archimede investe sul talento per contrastare i malesseri diffusi tra le nuove generazioni.
“Stiamo creando un esercito di Hikikomori, quei soggetti, per dirla con un temine giapponese, che si estraniano dalla società e vivono, quasi da eremiti, in un modo tutto loro. Dobbiamo fermarci finché siamo in tempo, o cellulari e social distruggeranno i nostri ragazzi”.
Arriva da Siracusa, in occasione della decima edizione delle “Feste archimedee”, in programma dal 29 giugno al 2 luglio ad Ortigia, un duro monito contro l’uso sconsiderato di smartphone, tablet e social network da parte di bambini e ragazzini in tenera età. A lanciarlo è il pediatra e deputato all’Ars Carlo Gilistro, fondatore della Kermesse, che dal 2012 coltiva il sogno di far diventare Siracusa ‘Città dell’infanzia’.
“Già allora – dice Gilistro – grazie al mio privilegiato punto di osservazione dello studio di pediatra avevo intuito i percoli insiti nell’uso delle nuove tecnologie e che il cellulare poteva diventare il peggiore dei baby sitter possibili. Smartphone e social rappresentano oggi un enorme pericolo, in continua ascesa, per i bambini dai 7 ai 12 anni, parecchi dei quali presentano già pesantissimi sintomi somatoformi causati dalla dipendenza dal digitale, come attacchi di panico, ansia, tossi piccose e disturbi dell’alimentazione, quali anoressia e bulimia. Questi bambini arrivano spesso da me dopo essere stati visitati da parecchi medici ed essersi sottoposti ad inutili radiografie e perfino tac. Ma a volte basta solo sentirli tossire per capire che il loro nemico è il cellulare”.
Tre sono, soprattutto, i campanelli d’allarme che Gilistro invita a non sottovalutare e che dovrebbero indurre a correre ai ripari.
“L’assenteismo dalla scuola, l’abbandono delle attività sportive e l’allontanamento dai gruppi dei coetanei da parte dei ragazzi – dice Gilistro – dovrebbero indurre i genitori a capire che qualcosa non va e quel qualcosa è spesso legato all’uso super intensivo delle tecnologie digitali”.
“L’ancora di salvezza per questi ragazzi – afferma Gilistro – potrebbero essere la strada, la socialità estrema, l’arte in tutte le sue forme, lo sport, quello cioè che le Feste archimedee celebreranno nei prossimi giorni. Non a caso, infatti, sono in programma laboratori di pittura, fotografia, e un grande torneo di scacchi che vedrà ad Ortigia ben 40 tavoli con partite in contemporanea”.
Oltre a manifestazioni come le Feste archimedee, che mirano a coltivare la socialità, qualcosa di più concreto, secondo Gilistro, andrebbe fatto.
“In Francia – dice – c’è un progetto di legge che mette un limite minimo d’età all’uso dei cellulari. Col mio staff sto ragionando a qualcosa del genere anche all’Ars, da dove potrebbe partire una legge voto per indurre il Parlamento nazionale a legiferare in tal senso”.